Cultura e Spettacoli
Mercoledì 15 Agosto 2012
Omaggio a De André
Sipario a Cernobbio
Si chiude la rassegna "Festival città di Cernobbio", che ha portato a Villa Erba artisti del livello di Elio, Gazzé, Leotta: migliaia ogni sera gli spettatori.
Con "A forza di essere vento", un omaggio a Fabrizio De André che impegnerà l'ensemble Franziska, le voci del Four Step Choir, l'attore Roberto Alinghieri e il canto di Pietro Sinigaglia, in scena stasera alle 21.30 a Villa Erba, si conclude il Festival città di Cernobbio.
È stata un'edizione di svolta per questa manifestazione che è profondamente mutata rispetto a quelle passate. Se prima era la musica classica «pura» (si passi il termine) a riempire il cartellone, ora pur non rinunciando a una performance dedicata a Beethoven di Christian Leotta, la scelta è caduta su contaminazioni con altre musiche: il jazz cameristico di Tullio De Piscopo, gli "scherzi lirici" di Elio e Max Gazzé, questo tributo a "Faber" che è un vero e proprio spettacolo, quasi un musical diretto da Gloria Clemente, la "sonora dozzina" dei Dodecacellos. Nuova anche la location: dalla riva, soggetta alla furia degli elementi al più sicuro padiglione centrale di Villa Erba.
Infine dal mese di luglio al caldo agosto, e questa poteva essere la scommessa più azzardata. Alla fine il Comune di Cernobbio e i suoi partner hanno avuto ragione: mai meno di ottocento spettatori, con punte massime di duemila (compresa la moltitudine nel parco) al concerto di Gazzé. Uno strepitoso successo che impegna gli organizzatori per il futuro. Da non dimenticare i preziosi "hors d'oeuvres" musicali selezionati da Roberta Di Febo dell'Accademia Pasta. Rispetto allo spettacolo di stasera, si tratta di una narrazione che parte dai rom di «Korakhanè» e si conclude sulle note brasiliane del transessuale "Princesa".
Tra i brani perle del poeta della canzone genovese come "Creuza de mä", "Via del campo", "Il pescatore" e "Bocca di rosa", ma anche brani meno eseguiti come "Il sogno di Maria" e "Giovanna d'Arco" e un ricordo dell'amico Luigi Tenco con "Vedrai vedrai". Anche questo ultimo appuntamento, come tutti quelli del festival, è a ingresso libero e la gratuità è stata indubbiamente un altro grande punto di forza che ha determinato la riuscita della rassegna.
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