Cultura e Spettacoli
Venerdì 24 Agosto 2012
La scossa dei libri
contro il terremoto
Dal 5 al 9 settembre si svolgerà il Festivaletteratura di Mantova: il terremoto che ha colpito la città a maggio non ferma le iniziative culturali. Oltre cento gli incontri con Nobel (Toni Morrison e Seamus Heaney) e altri autori. Vai al sito, per le ultime anticipazioni.
«Questo sarà il primo, e speriamo anche l'ultimo, Festivaletteratura del terremoto». Cerca di scherzare Luca Nicolini, presidente del Festivaletteratura di Mantova, ma c'è molta amarezza nelle sue parole, nel presentare l'evento che si terrà a Mantova dal 5 al 9 settembre.
Proprio a causa del sisma che ha colpito il territorio, il festival si presenta "provvisorio", per le centinaia di eventi in cui ospiti internazionali come i Nobel Toni Morrison (in quei giorni esce anche il suo nuovo romanzo "A casa", Frassinelli) e Seamus Heaney. Tra gli italiani, ricordiamo i giallisti Marco Malvaldi, Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, il decano della letteratura Raffaele La Capria e autori giovani ma affermati, come Niccolò Ammanniti e Melania Mazzucco.
«Ma non tutto del terremoto è negativo - commenta Nicolini - La situazione d'emergenza ci ha dato lo spunto per delle riflessioni. Anche il fatto di spostare alcune situazioni che per noi erano consolidate da quindici anni, ha rimesso in movimento tutta una storia di pensieri che forse avevamo sedimentato e sui quali c'eravamo anche noi un po' tranquillizzati». In che cosa consistono i cambiamenti?
Il baricentro della manifestazione si sposta verso piazza Sordello, la principale della città, dove c'è Palazzo Ducale. «Dal resto del centro un po' più compresso dove c'erano la libreria, il punto informativo, la tenda della Rai eccetera - continua Nicolini -, ci si sposta verso questa piazza molto grande e affascinante che noi contiamo di restituire alla città come luogo centrale: la città gravita attorno a questa piazza, ma non l'ha mai riconosciuta come un luogo di aggregazione».
Fra gli scrittori che arrivano a Mantova per la prima volta, su quali puntate maggiormente? «Fra i nuovi arrivi ci sono tantissimi scrittori che magari non hanno un'attenzione enorme, e mi viene da pensare allo scrittore catalano Jaume Cabrè - precisa Nicolini -: nel suo Paese è considerato lo scrittore più importante, e da poco ha pubblicato un fantastico libro, "Io Confesso". Poi segnalo una scrittrice polacca poco conosciuta che si chiama Olga Tokarczuk. Fra gli autori che da noi non hanno ancora avuto la consacrazione definitiva, penso a Aimee Bender, una scrittrice come tanti altri del programma, scelti sperando che il festival possa funzionare come cassa di risonanza. In un momento in cui calano le vendite, e le librerie sono invase da una serie gigantesca di libri di qualità tutta da decifrare, ritengo importante che si riesca a mettere sotto i riflettori autori che vale veramente la pena di leggere».
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