Cultura e Spettacoli
Domenica 23 Settembre 2012
Gadda e l'Adlagisa segreta
L'opera nacque a Longone
La nuova edizione del capolavoro dell'ingegnere-scrittore milanese, da Adelphi, aggiunge un tassello curioso alla genesi dell'opera, iniziata nel 1933 nella stanza della villa di Longone.
Uno dei capolavori di Carlo Emilio Gadda è "L'Adalgisa", la serie di «disegni milanesi» che sono il punto massimo di elaborazione di un periodo, quello degli anni Trenta, in cui il Gran Lombardo guarda con più leggerezza alla scrittura, lasciandosi andare a quell'umorismo che caratterizza molte sue pagine e già allora aveva ben individuato lo scrittore comasco Carlo Linati, grande amico di Gadda, nella recensione, apparsa su "L'Ambrosiano", nel 1931, ad un altro suo libro appena edito "La Madonna dei Filosofi".
Puntava infatti la sua attenzione proprio su un'analisi dell'umorismo gaddiano, presentando il libro come composto «di cinque pezzi, chiamateli come volete, parodie contemporanee, studi, racconti, frammenti: cinque pretesti, in conclusione, per permettere al loro autore di sbrigliarsi a suo piacere in divagazioni, divertimenti, bravure di stile, paradossi, ritratti, riflessioni e paesaggi ecc., e da ultimo, infine, anche in una vicenda di racconto ben condotto». È un Gadda che porta novità nella narrativa italiana quello che fa conoscere questo suo libro, un'originalità che va al di là del puro e semplice umorismo di maniera. Per Linati Gadda infatti «è irto, estroso, clownesco. Ma che nuova felicità di scrittore respira in lui, che ricchezza di satira gioviale e desabusée, che novità di chiaroscuro, che squisita retorica!».
(Leggi il testo integrale nelle pagine culturali de La Provincia in edicola il 23 settembre)
© RIPRODUZIONE RISERVATA