L'egittologo Sesana:
il diario degli scavi

A inizio gennaio la spedizione italiana a Gurna, in Egitto, diretta da Angelo Sesana, ha portato alla luce una necropoli ricca di reperti. La scoperta ha avuto eco internazionale: così la racconta il protagonista. Guarda la gallery.

di Angelo Sesana

La mia avventura archeologica in Egitto è iniziata dopo aver lavorato dodici anni come epigrafista nella Missione Francese nella Valle delle Regine e nel Ramesseum, dove, a nord dello stesso complesso templare, sono stati portati alla luce  resti di edifici amministrativi denominati  "Chapelle de la Reine Blanche". È stato lì che io, filologo di formazione, mi sono fatto le ossa, come si dice, scavando. In un certo senso, sono un archeologo "per caso".
Chi mi conosce bene sa che ho sembre detto: «trovatemi un papiro, buttatemi in un cantuccio e lasciatemi lì a decifrarlo». Ad un certo punto, il famoso egittologo Christian Leblanc, Direttore della Missione Francese mi ha detto: «Angelo, è ora che tu possa lavorare in completa autonomia, io sarò sempre al tuo fianco». (Estratto del testo pubblicato nell'edizione de La Provincia del 20 gennaio)

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