
Cultura e Spettacoli
Lunedì 13 Maggio 2013
Martina, 15 anni
da concertista
L'8 maggio la pianista canturina Martina Consonni ha tenuto un concerto con l'orchestra in Romania: era stata premiata come più giovane concorrente lo scorso anno al Concorso per pianoforte e orchestra.
Martina, quel concerto è legato al Concorso di Cantù, in qualche modo...
Certo: l'ho vinto come più giovane concorrente della scorsa edizione, alla quale ho partecipato. Mi sono esibita con la stessa partitura proposta allora, vale a dire con il Concerto K 466 in re minore di Mozart, per pianoforte e orchestra.
Ne ha fatti altri, di concorsi?
Di 55 sono stata vincitrice assoluta.
Farà i salti mortali, per integrare l'attività concertistica con quella di studentessa...
In effetti, devo organizzare bene il tempo che ho a disposizione. Studio al Liceo Scientifico di Cantù, ma in contemporanea mi sto perfezionando con il Maestro Franco Scala a Imola. Il mio prossimo impegno sarà il Concerto in re maggiore di Haydn all'Auditorium Manzoni di Bologna con l'orchestra di Imola.
Cos'ha di tanto speciale il Concorso per pianoforte e orchestra, per un giovane musicista?
Offre una bellissima emozione, perché sul palcoscenico non si è da soli. E questo significa, precisamente, che bisogna ascoltare gli altri strumenti per poter creare un pezzo unico, in armonia, sotto la guida del direttore che sta sul podio.
Un concerto al quale è legata in modo particolare?
Avevo soltanto 10 anni, ne vinsi uno a Parigi e venni invitata ad esibirmi al Museo Debussy: fu una grande emozione.
Come si prepara a un concerto, quante ore suona?
Dipende. Se devo frequentare il liceo, e devo studiare, non sto alla tastiera più di tre ore al giorno.
A Cantù si sfidano molti stranieri, slavi e orientali. Che preparazione hanno?
In genere sono bravissimi, studiano tanto. La loro cultura musicale è diversa dalla nostra. In Romania, ad esempio, il pubblico è abituato ad andare ai concerti, in Italia non è così.
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