
Cultura e Spettacoli
Sabato 04 Luglio 2009
Shakespeare a Erba,
bella prova al Licinium
Sulla scena all'aperto ha debuttato "La Tempesta", con scelte spettacolari meno forti di quelle del "Faust" dello scorso anno, ma ricco di emozione. Sugli interpreti spicca Sergio Masieri
Immaginate di essere seduti a teatro e di ritrovarvi, ad un tratto, tra i marosi, nell’infuriare di una tempesta. Oppure di vedere apparire spiriti alati e streghe sulfuree, mentre voci melodiose di fantasmi, che appaiono e scompaiono, riecheggiano nel bosco. È l’incanto del teatro barocco, in cui la parola preziosa ed evocativa si fonde con la "meraviglia" tutta visiva, ottenuta per mezzo di invenzioni dal sapore "artigiano" ma forse anche per questo, capaci di incantare il pubblico. Sono questi gli elementi salienti dell’allestimento de «La Tempesta» di Shakespeare, proposto il 3 e il 4 luglio, al teatro Licinium di Erba, per le prime due repliche del calendario organizzato dall’Accademia dei Licini nell’estate 2009. Se lo scorso anno, il regista Gianlorenzo Brambilla e il suo nutrito ed eterogeneo cast avevano stupito la platea con un «Faust» connotato dall’uso spettacolare delle nuove tecnologie, per «La Tempesta» si è tornati all’antico, senza però perdere, come si diceva, il gusto per la sorpresa teatrale. Sarà che il sito del teatro all’aperto con le tre scene utilizzate, è un palcoscenico naturale di indubbia suggestione ma il lavoro proposto al Licinium va oltre, creando un allestimento coinvolgente e davvero teatrale. Il successo si deve, in primis, alla bella prova dell’intero cast, in cui spiccava Sergio Masieri, un Prospero senza sbavature, capace di rendere il complesso ventaglio di sentimenti espressi dal personaggio. Impossibile dimenticare poi anche i bravi Monica Bonomi, deliziosa nelle sembianze evanescenti di Ariel e Andrea Tibaldi, Caliban terrigno e tormentato. Intensa e corale poi la prova di tutti gli altri attori, tra cui, per il controcanto comico, spiccavano i buffoneschi Marco Ballerini e Antonio Grazioli, rispettivamente nei panni di Trinculo e Stefano. Il gruppo di attori professionisti, affiancato da interpreti prestati alle scene ma del tutto a proprio agio, ha saputo calarsi appieno nella magia del Licinium accentuata dai costumi (sempre più raffinati e interessanti) di Sara Bianchi e agli effetti scenografici di Francesca Mottana, che con idee mirabolanti come la resa della tempesta, ha letteralmente "sommerso" il pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA