Cultura e Spettacoli
Domenica 02 Agosto 2009
Quell'indescrivibile virtusismo di Rava
Mille persone per il concerto del grande jazzista nell'incantevole piazzetta di Orsenigo
Ci sono "Certi angoli segreti" in provincia di Como, certi piccoli luoghi che superiamo, ogni giorno, distrattamente, diretti altrove, senza degnarli di uno sguardo. Ma di sera, con la luce giusta, con una bella atmosfera, con un poker di artisti eccezionali sul palco si scopre un anfratto incantevole come la piazzetta Beltramo a Orsenigo che, il 31 agosto, ha ospitato il quartetto di Enrico Rava per una delle tappe più attese del Festival lago di Como, naturalmente nella sua sezione dedicata al jazz che, giunta alla settima edizione, ha avuto l’onore di ospitare uno dei musicisti italiani più conosciuti e apprezzati al mondo. La maestria di Rava sulla tromba non è cosa che si può spiegare in poche righe, la delicatezza di alcuni passaggi che sfocia in una furia quasi free, alternando quiete e tempesta in un dialogo costante con i suoi musicisti. Si scomodano sempre Miles e Chet Baker quando si parla di lui e se non poteva mancare "My funny Valentine" le “directions in music” di Rava sono molto differenti da quelle di Davis. Il triestino si gode il concerto, si bea dell’arte dei suoi compagni e la piazza si è innamorata della fisicità del pianista Giovanni Guidi, del virtuosismo del contrabbassista Pietro Leveratto, del dinamismo del batterista Fabrizio Sferra. La ballad "Certi angoli segreti" è una delle composizioni più celebri di Enrico e ben esprime l’atmosfera raccolta che ha visto oltre mille persone assistere a questo miracolo che fa ben sperare per il futuro di una manifestazione che può, a buon diritto, aggiungere questo evento al suo carnet d’eccellenza.
Alessio Brunialti
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