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Cultura e Spettacoli
Mercoledì 05 Agosto 2009
Gli uomini e l'amore:
Locarno li mette a nudo
Insolito punto di vista maschile nella pellicola di Webb che ha inaugurato il festival del cinema, in Piazza grande. "La Provincia" ne discute con lo sceneggiatore e il regista.
«Il fatto è che gli uomini difficilmente consigliano un film di questo tipo agli amici!» dice Weber. Del resto "500 giorni insieme" è una pellicola molto diversa nel panorama delle produzioni americane “popolari”. «Quando mi hanno proposto la sceneggiatura di una commedia romantica ho pensato che non mi interessava farla - ammette il regista esordiente Marc Webb - Però il titolo mi era rimasto in testa e mi sono deciso a leggerla. Dopo poche pagine ho capito che aveva un approccio non convenzionale a un tema comune».
La particolarità è che è narrata da un uomo.
Sì, di solito questi film sono raccontati dal punto di vista di una donna oppure si racconta la coppia. Il nostro non affronta questioni di genere o di classi sociali. Volevamo raccontare la gioventù, una certa ingenuità verso l’amore. Anche se gli adulti che l’hanno visto nelle proiezioni di prova sono stati coinvolti e mi hanno detto che in fondo le cose, quando si tratta di sentimenti, non cambiano mai. Volevamo coinvolgere gli spettatori maschi e far ridere con situazioni reali. Perché c’è tanto di tragico e di comico anche nella vita quotidiana. Però scoprire che piaceva più agli uomini che alle donne è stato uno shock!.
I produttori sembrano non capirlo e continuano a insistere sul trash e sul fantastico anche quando si parla di commedia.
Sì, la cosa divertente è stata che all’inizio gli Studios dicevano di essere interessati alla storia ma volevano cambiare cose fondamentali. Uno voleva che cominciasse con il protagonista Tom in auto con un coltello conficcato in pancia! Noi siamo convinti che questo film sia popolare, per tutti, ma a Hollywood non ne sono convinti e continuano a considerarlo un film indipendente di nicchia.
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