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Cultura e Spettacoli
Mercoledì 12 Agosto 2009
Si respira aria di lago
sullo schermo di Locarno
Un film horror con protagonista il lariano Diego Gaffuri e il ritratto di un imprenditore che fa riferimento a un celebre summit economico di Cernobbio proiettati al Festival di Locarno.
Negli incroci del programma del Festival di Locarno, ieri qualche spettatore non ne ha potuto non notare uno singolare: nel volgere di poche ore, infatti, si sono visti scorci lariani - dell’hotel Villa d’Este - in una sala, e un interprete comasco - Diego Gaffuri - sullo schermo di Piazza grande. L’attore interpreta con autorevolezza la parte del nonno del giovanissimo protagonista di "La valle delle ombre", un film prodotto e girato in Canton Ticino, diretto da Mihaly Gyorik, che trasferisce nelle asperità vallive del Locarnese alcuni racconti del padano Eraldo Baldini: fole superstiti di quelle paurose tramandate un tempo attorno al fuoco rivivono nelle sfide orali che i ragazzi, in montagna, lanciano al compagno giunto dalla città (...). L’ulteriore addendo comasco fa il paio con quello di "Grandi speranze", il film di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti. "Grandi speranze" consta di tre ritratti di giovani imprenditori, uno dei quali, intenzionato ad avviare in Cina una produzione di marmitte catalitiche, fa riferimento ad un’industria del Comasco (a Shanghai inseguirà invece il progetto di imbottigliare un’acqua minerale tibetana) (...).
(Estratto dell'articolo di Bernardino Marinoni pubblicato sull'edizione de "La Provincia" del 13 agosto, nella sezione Cultura e spettacoli)
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