
Cultura e Spettacoli
Giovedì 13 Agosto 2009
Il racconto di Vitali/13
L'assassimo era telepatico?
Nel giallo ad alta tensione di Andrea Vitali per «La Provincia», dal titolo «Il maiale» (disegni di Renato Frascoli), siamo a una svolta: l'ispettore, incaricato di risolvere il delitto di una ragazza massacrata sui monti di Spatz, si reca sul luogo in cui è stato trovato il corpo del presunto assassino, per confrontare i sogni di un residente con quella morte...
« Lì sotto », disse la guardia.
Mi indicò il punto dello strapiombo sotto il sentiero. Il posto era impervio ma non inaccessibile. Il presunto assassino aveva fatto un volo di venti metri. Era un momento decisivo per la mia teoria. La guardia continuava a parlare: del sentiero, dei morti che aveva fatto negli anni passati. Indicava i punti dei vari ritrovamenti. Faceva i nomi delle vittime. Ebbi l’impressione che volesse distrarmi. Staccai lo sguardo dal punto del ritrovamento. Mi guardai intorno. A un centinaio di metri in linea d’aria c’era il Danzas. Era di lato, non di fronte. Da lì non si potevano vedere le tre cime. Una sola, invece, che nascondeva quasi totalmente le altre.
Quell’immagine non si accordava col sogno di Ermini, con quello che poteva essere stato l’ultimo messaggio del presunto assassino.
In quel posto ce l’avevano portato. Forse per facilitare il ritrovamento. Forse per confondere i fatti.
Cominciò a piovere. Stavamo rientrando in paese. Mancava poco a mezzogiorno. La guardia mi salutò. Mi diede la mano. Si augurò di rivedermi presto da quelle parti.
« Per una vacanza, s’intende », disse.
Gli chiese se poteva dirmi dove trovare il dottore. Mi indicò dov’era il suo studio. Il dottore era solo nell’ambulatorio. Disse che si aspettava la mia visita.
« Telepatia »?, chiesi con intenzione.
Non fece una piega. Disse che parlare col necroscopo era tra i compiti di chi conduceva un’indagine.
« L’indagine l’ha condotta la guardia », dissi.
« Allora cosa ci fa qui »?, disse lui.
« Formalità ».
« E da me cosa vuole »?
« Chi erano quei due »?
« Tipi strani ».
« Me l’ha già detto il sindaco ».
« Non è soddisfatto »?
« Non sono mai stati malati »?
« Cose di poco conto ».
« Li conosceva bene »?
« Come gli altri di qui ».
« Un dottore conosce i segreti di tutti ».
« Può darsi. Ma non va in giro a raccontarli ».
« Nemmeno quando possono essere utili a risolvere un omicidio »?
Il dottore mi fissò senza parlare.
« Dove vuole andare a parare »?, chiese poi.
« Voglio sapere se lei era al corrente del fatto che il presunto assassino aveva facoltà telepatiche. Trasmissione del pensiero, mi intende »?
« Come le è venuta un’idea simile »?
« Le aveva o no »?
« Era un minorato », disse.
Fui lì per dirgli del diario. Tacqui.
« Non c’è niente da scoprire », disse ancora.
« Non capisco perché l’abbiano mandata qui », aggiunse.
« Formalità », dissi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA