Cultura e Spettacoli
Martedì 25 Agosto 2009
Il racconto d'estate/24
Un dubbio: chi è davvero Ermini?
Un nuovo colpo di scena nel racconto di Andrea Vitali illustrato da Renato Frascoli
Dormii in una pensione quella notte. Verso metà mattina, il giorno seguente, arrivò l’accettazione del mio caso. Sorprendente. Mi ero preparato a un’attesa ben più lunga. Non mi sfiorarono sospetti. Fui soddisfatto. Raggiunsi Ermini.
« Ci andrà solo »?, chiese.
Restai perplesso.
« Lei deve fingersi malato ».
« Già ».
« Le farò da autista ».
Accettai. Nemmeno allora mi venne qualche dubbio. Partii tranquillo. Era appena passato mezzogiorno. Guidava Ermini, silenzioso.
« Qualcuno nella clinica potrebbe riconoscerla », dissi a un certo punto.
« La lascerò nell’astanteria. La prenderanno in consegna gli infermieri. Non è necessario che qualcuno mi veda », rispose.
« E poi »?
« Poi toccherà a lei ».
« Lei cosa farà »?
« Potrò fermarmi un paio di giorni lassù ».
« Aspetterà gli eventi »?
Fece sì col capo e tornò a tacere. Cominciavo a essere inquieto. Eravamo ancora sul fondovalle. Cominciavo a sentirmi un boccone nelle fauci della montagna. Quando la strada cominciò a salire imbruniva. Ermini guidava sicuro. Stringeva bene le curve, nonostante il buio. Taceva. Guidava come uno che conoscesse a memoria il susseguirsi dei tornanti. Guardarlo guidare mi inquietò ancora di più. Cercai di distrarmi. Fuori era buio. Avevo una domanda in testa. Fuori non c’erano che le sagome scure degli alberi.
Chi era Ermini ?
Cosa sapevo di lui ?
Mi ero alleato con lui senza conoscerlo.
Lo guardai. Aveva un profilo severo. Continuava a stare zitto. Covai l’idea, al primo rallentamento dell’auto, di aprire la portiera e gettarmi fuori. Scappare.
« Ormai ci siamo », disse Ermini.
La sua voce mi prese alla sprovvista. Sobbalzai.
« Ha paura »?
Il suo tono mi sembrò insinuante. Non risposi.
« La porterò direttamente in clinica », disse.
« Va bene », dissi.
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