Cultura e Spettacoli
Sabato 05 Settembre 2009
Puccini, che storia triste
sullo schermo di Parolario
Proiettato il film "Puccini e la fanciulla", di Benvenuti, vincitore del Busto Arsizio Film Festival, con immagini del compositore ritrovate negli archivi. Nella video edicola, nella Home Page del sito, potete ascoltare, invece, l'intervista a don Andrea Straffi, del Centro Studi Niccolò Rusca, che presenta "Splendia materia. Arte nel duomo di como" di don Massimo Rossi e Clemente Taiana.
di Alessio Brunialti
Atmosfera quasi da Ground Zero a Parolario dopo che il vento, già molto forte nella serata di venerdì, ha infierito durante la notte risparmiando il tendone che ospita gli incontri della manifestazione ma distruggendo completamente quello del ristorante. Una devastazione che rende impossibile continuare con la ristorazione dello chef Mauro Elli. La location principale non ha subìto grandi danni ma è stato necessario eseguire tutti i controlli e i lavori di consolidamento della struttura per metterla in sicurezza per poter proseguire gli appuntamenti senza alcun rischio. Già ieri pomeriggio l’allarme era rientrato ma va sottolineata anche la grandissima disponibilità di Barbara Minghetti e del Teatro Sociale Aslico che, subito, hanno messo a disposizione il foyer per ospitare gli scrittori qualora piazza Cavour fosse risultata inagibile. Quindi l’incontro, molto atteso dagli appassionati, con Marco Albino Ferrari, direttore di «Meridiani montagne» e autore dell’affascinante «In viaggio sulle Alpi», ha rimandato all’ora dell’aperitivo il suo momento, previsto per la mattinata. Ed è stata, quella di ieri, una giornata davvero densa, con momenti di alto interesse culturale come la «Splendida materia», ovvero l’arte nel duomo di Como dove don Massimo Rossi e Clemente Tajana hanno ripercorso i capolavori che si celano nella nostra cattedrale (ma anche nelle sacrestie e nel vescovado). Francesca Duranti è autrice di romanzi tradotti in tutto il mondo. Con «Un anno senza canzoni» è tornata indietro nel tempo immaginandosi sedicenne alle prese con tutti i turbamenti di quell’età. Psichiatra e psicanalista, docente dell’Istituto italiano di psicoterapia di gruppo e direttore del Centro per lo studio e la terapia delle psicopatologie di Appiano Gentile, Michele Sforza ha affrontato un tema davvero appassionante, perfino paradossale: il rapporto con la morte e la sofferenza in una società che non lesina immagini truculente e notizie sempre più tragiche. «Giorni di dolore» è un libro che insegna a elaborare il lutto. Nel foyer del Sociale era già previsto il ciclo «Il teatro raccontato», inaugurato da Serena Sinigaglia, regista nota ai comaschi proprio per i suoi allestimenti nella massima sala cittadina. Musica, anzi, musiche per finire. Quella vocale, sperimentale, oltre ogni limito conosciuto fino ad allora di Demetrio Stratos, scomparso trent’anni fa e raccontato da Antonio Oleari in un bel volume biografico. Quella quasi esoterica de «L’altro viaggio di Rainer Maria Rilke» di Massimiliano Finazzer Flory accompagnato dal violoncello di Marco Maria Radaelli. Quella senza parole e ipnotica del film vincitore del Busto Arsizio Film Festival 2009, «Puccini e la fanciulla», introdotto dall’autore Paolo Benvenuti che ha presentato anche un raro filmato del grande compositore, «Un giorno con Puccini», poco meno di un rullo di pellicola girato nel 1915 a a Torre del Lago da un anonimo regista: il maestro suona, compone, guida il suo motoscafo, va a caccia, parla, scherza e lavora. Sono le uniche sue immagini filmate giunte a noi, riscoperte solo recentemente.
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