Cultura e Spettacoli
Martedì 08 Settembre 2009
Sergio Valzania a Parolario:
<Viaggiare significa esplorare>
Il giornalista sarà in piazza Cavour mercoledì 9 settembre
Che cosa voleva verificare con queste trasmissioni in loco?
Sostanzialmente di queste trasmissioni ne abbiamo fatto 6: due da Santiago, una da Canterbury in due puntate, Paolo e Giovanni, il passaggio sulle Alpi e quest’anno abbiamo fatto un viaggio in barca a vela da Venezia a Istanbul. Abbiamo cercato sempre le strade del passato e le abbiamo percorse a piedi, perché solo così è possibile impossessarsi dell’anima dei luoghi. Sulle strade di Paolo e Giovanni, ad esempio, abbiamo faticato un po’, e alcuni tratti li abbiamo percorsi anche a dorso di mulo perché si tratta di sentieri davvero impervi.
Quali le impressioni più suggestive?
Le impressioni più suggestive, per strano che possa apparire sono delle impressioni interiori. Nel senso che, se uno che non lo fa abitualmente, passa una serie considerevole di giorni camminando e non facendo quasi altro, si accorge di una modifica del proprio se.
In che cosa consiste?
Nel riavvicinamento tra il corpo e lo spirito, fra la mente e l’anima. Una percezione di identità ricomposta. Questo cambiamento ovviamente è avvenuto in tutti i viaggi che abbiamo fatto sulle orme dei grandi o dei santuari che sono un richiamo per tutta l’umanità. Anche sul sentiero dei pellegrini abbiamo camminato lungamente a piedi. In cinque giorni abbiamo attraversato il Lucomagno, un passo difficile per il quale è passato anche il Barbarossa con il suo esercito. Era uno dei modi per attraversare le Alpi, e lì c’è tutta una riflessione sui luoghi che circondano il passo che sono di grande bellezza: una natura libera e avvolgente con i verdi cupi e brillanti delle foreste.
Francesco Mannoni
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