Cultura e Spettacoli
Martedì 15 Settembre 2009
Se le stelle brillano
su Miniartextil 2009
L'artista Jens Meyer con le sue "Textile tensions" è l’ospite d’onore di Miniartextil, dedicata quest'anno al cosmo. L’edizione 2009 della mostra internazionale d’arte tessile, a cura di Luciano Caramel, s’inaugura il 26 settembre, alle 17, nella chiesa di San Francesco a Como. Alcune installazioni sono al Teatro Sociale, alla Camera di commercio, al Museo Giovio di Como e alla Cassa rurale e artigiana di Cantù.
di Stefania Briccola
Miniartextil con il suggestivo titolo di "E lucean le stelle..." guarda al cosmo e allo spazio infinito dell’universo fra terra e cielo. Ad introdurci alla rassegna è Nazzarena Bortolaso, anima della manifestazione con Mimmo Totaro dell’associazione Arte&Arte.
Come avete caratterizzato Miniartextilcosmo?
Ogni anno scegliamo un tema che diventa fonte di ispirazione e misura di paragone per gli artisti presenti a Miniartextil. La 19a edizione è dedicata al cosmo che entra così nello spazio della chiesa di San Francesco con un’ottantina di opere di fiber art, fra cui 54 minitessili, di 20x20x20cm, selezionati su 378 lavori pervenuti da 40 paesi. La giuria, presieduta dal critico Luciano Caramel, è composta dall’artista El Anatsui e da Arturo dell’Acqua Bellavitis, docente di Design industriale al Politecnico di Milano.
Ci sono dei lavori che l’hanno stupita più di altri?
Fra le opere di grandi dimensioni spiccano le "Textile tensions" del tedesco Jens Meyer che è l’ospite d’onore di Miniartextil. Nel pomeriggio del 15 ottobre la sua installazione verrà animata da una proiezione di luci e immagini. Mi hanno colpita inoltre l’opera di Walter Valentini sul tema del cosmo e i video proposti da Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini che sembrano parlare degli astri, ma in realtà raccontano la guerra.
Quali eventi collaterali si terranno?
In san Francesco ci sarà un incontro, il 10 ottobre, con il fisico Marco Cagnotti su "L’universo come opera d’arte" e una tavola rotonda, il 15 ottobre, moderata dal professor Arturo Dell’Acqua Bellativis, su "Luce tra arte, design e architettura". Al Museo Giovio, il 24 ottobre, Stefania Jorio della Soprintendenza per i beni archeologici parlerà della scoperta di un osservatorio astronomico preistorico a Montano Lucino.
Chi sono gli artisti comaschi a Miniartextil?
Valerio Gaeti, con opere nel foyer del Teatro Sociale e in San Francesco, lo scultore Walter Francone, Elena Borghi, Elena Redaelli e Giovanni Padovese. Tra i minitessili ci sono lavori di Marialuisa Sponga ed Elena Cantaluppi.
Anche quest’anno si fa notare la presenza dei maestri giapponesi…
Gli artisti del Sol levante manifestano grande sensibilità per la fiber art. Numerose segnalazioni ci giungono dal mondo accademico nipponico.
Come è cresciuta Miniartextil?
La rassegna è cresciuta nel segno della qualità e della visibilità. Miniratextil è diventata un appuntamento fisso mondiale per l’arte tessile grazie al rigore della selezione effettuata. La mostra da anni sbarca regolarmente in altre sedi prestigiose in Italia e all’estero, facendo tappa a Palazzo Moncenigo a Venezia e a Mountrouge alle porte di Parigi. Ora stiamo valutando le richieste della Biennale d’arte del Cairo e del Museo del costume del Quebec.
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