Francesco Calvo, il comasco
che porto' in Italia Lutero

Il menaggino diffuse i suoi opuscoli

Decisamente avventurosa, ricca di incontri, di libri, di uomini e di cose, la vita del nostro conterraneo Francesco Minizio (dal presunto eponimo di Menaggio, suo paese nativo) Calvo, una delle più interessanti figure dell’editoria rinascimentale. 
Nel 1516, è commerciante di libri a Pavia, intuisce che solo una vasta rete di relazioni intellettuali, dirette non meno che epistolari, poteva orientarlo a scegliere una sua strada: così viaggia, in Italia e fuori d’Italia (dall’Inghilterra all’Ungheria), attento e reattivo ai nuovi indirizzi di pensiero e alle fratture religiose che maturano nel nord Europa. Calvo ci è in larga misura noto perché il suo nome resta "impigliato"  negli epistolari di grandi intellettuali ed editori, protestanti e cattolici: da Froben ad Amerbach, da Alciato ad Erasmo, da Grolier a Giberti. E così non sorprende che introducesse in Italia alcuni opuscoli di Lutero negli anni successivi alla esplosione della protesta.

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