Alessandro Martire: «Il legame sublime tra musica e natura»

Intervista Il pianista e compositore comasco pronto a un’estate intensa: concerto sul Duomo di Milano, poi tour sul lago

Inarrestabile e sempre pieno di nuove idee, il pianista e compositore comasco Alessandro Martire torna, dopo il successo dello scorso anno, a suonare sulle terrazze del Duomo di Milano: giovedì 6 luglio, a partire dalle ore 20.30, sarà infatti protagonista di un’esibizione musicale - durante la quale proporrà musiche da lui stesso composte, che formano una sapiente miscela di musica classica contemporanea, pop, minimalista e crossover - nel momento più poetico della giornata, quando il sole cede lentamente il passo al sopraggiungere della sera.

Dal prossimo 9 luglio, poi, prenderà il via la quarta edizione del Lake Endless Joy Festival, di cui Martire - eccellenza italiana e ambasciatore del made in Italy nel mondo - è ideatore e protagonista. Fino al 23 luglio il festival toccherà diversi luoghi del territorio: la prima data (9 luglio alle 15.30) sarà in Val D’Intelvi presso l’Alpe Grande, con la special guest Astir; il 16 luglio alle 18, invece, sarà la volta del concerto al Faro di Brunate; l’appuntamento a Cernobbio il 22 luglio prevederà invece l’esibizione all’alba a Villa Erba, con special guest Hayley Reardon; quest’ultima sarà presente anche per la chiusura del giorno successivo, 23 luglio alle 15.30, a Nesso in collaborazione con Orrido Nesso Festival.

Diversi tipi di esibizione, legati dal “fil rouge” dell’unione tra musica e natura, come racconta lo stesso Martire.

Come sono stati scelti i luoghi del festival? Sono in qualche modo legati anche a vita ed esperienza personali?

Il filo conduttore del festival è il legame tra musica e natura, per cui tutti i luoghi sono stati scelti perché rispecchiano questa visione e sono posti non sempre conosciuti. L’idea è dunque, in qualche modo, “elevarli” e farli scoprire o riscoprire. Il Lake Endless Joy Festival è ad ingresso gratuito anche per questo (biglietti disponibili su www.lakendlessjoyfestival.com ndr), perché la collettività possa goderne. Nello specifico, poi, ci sono luoghi a cui sono particolarmente legato: la Val d’Intelvi, ad esempio, è il luogo dove vivo; Villa Erba è simbolica perché a Cernobbio si è tenuto il primo “Floating Moving Concert”; il Faro è un simbolo della città così come il Tempio Voltiano, dove si è svolto uno dei concerti delle scorse edizioni.

La collaborazione con gli ospiti internazionali che saranno presenti al festival come è nata?

Da sempre collaboro con artisti provenienti da tutto il mondo che abbiano la mia stessa sensibilità rispetto al tema della natura, al di là dei generi musicali. La direzione artistica è stata portata avanti in questo senso: Hailey Reardon - che ho scoperto ascoltando la sua musica in streaming, come mi capita spesso durante i miei viaggi - ha una voce molto dolce che si sposa bene con la mia musica e le situazioni scelte. Astir è un cantautore tedesco che fa parte del movimento minimale elettronico - anche se con me si esibirà con chitarra e voce - e l’ho conosciuto perché è, insieme a me, parte del progetto di un produttore americano in cui siamo coinvolti. Si tratta in entrambi i casi di artisti particolari, non commerciali, che traggono ispirazione dalla natura. Coinvolgere artisti internazionali - i quali peraltro sono sempre estasiati all’idea di esibirsi da noi - risponde anche alla vocazione turistica della città. Questo avviene anche con il “Floating Moving Concert”, che - anche grazie ai contenuti creati successivamente - porta il Lago di Como nel mondo.

Che tipo di pubblico la segue?

Si tratta di un pubblico variegato, non solo dal punto di vista dell’età: c’è chi già mi conosce e mi segue e chi - turisti compresi - partecipano per vivere l’esperienza. Sono comunque contento che, dopo il Floating, molti più giovani si siano avvicinati a questa musica e a questo genere di eventi.

Non manca il tema sociale legato al Festival.

Lake Endless Joy Festival non è solo musica, infatti: per rendere l’esperienza ancora più unica, il programma sarà arricchito da laboratori creativi, progetti di inclusione, escursioni, sport in collaborazione con l’associazione Infinity Sound. La mattina del 9 luglio verrà inaugurato in Val d’Intelvi un campetto di calcio. L’inclusione è un messaggio importante che dalla musica può passare.

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