Cultura e Spettacoli
Venerdì 03 Aprile 2009
Ariosto con i "Paladini"
nel segno di Pasolini
La rilettura in chiave moderna dell'Orlando Furioso in scena al teatro Sociale
Il testo è firmato da Francesco Niccolini per la regia di Enzo Toma. Ci si ispira al celeberrimo poema rinascimentale dell’Orlando Furioso di Ariosto, ma le storie dei Paladini saranno narrate con inaspettati innesti di contemporaneità, legati alla genialità di Pierpaolo Pasolini, per uno spettacolo che si preannuncia originalissimo. Ne parliamo con l’attrice Angela De Gaetano, che sarà in scena con Silvia Ricciardelli, Carlo Durante, Fabio Tinella.
Come è nata l’idea di portare in scena le favolose storie dei Paladini di Carlo Magno raccontate da Ariosto?
Questo testo meraviglioso parla di amore e di guerra, due pulsioni umane, forti, assolute. Noi abbiamo voluto riprendere quelle storie, anche perché, questo lavoro è anche proposto al pubblico dei ragazzi, che sentono, in sé, forti, le passioni. Il pubblico però non deve aspettarsi un testo classico perché l’operazione effettuata dall’autore è stata quella di una completa riscrittura.
In quale chiave?
Prima di tutto, vedrete i vari personaggi parlare in linguaggi diversi con inflessioni dialettali appartenenti alle diverse regioni italiane. Nel fare questo, si è pensato ad un omaggio per tutta la secolare tradizione dei pupi siciliani, che hanno contribuito a trasmettere l’amore per le storie cavalleresche. Inoltre, soprattutto nella parte iniziale e nella conclusione della messinscena, troverete riferimenti al bellissimo lavoro di Pasolini Che cosa sono le nuvole?
Perché questo omaggio all’opera pasoliniana?
Perché, se tutto lo spettacolo, pur in chiave di leggerezza e di parodia, parla, come detto, di guerra e di amori, di inseguimenti, battaglie e tanti altri eventi frenetici, il riferimento a Pasolini e a questo suo lavoro permette di ridurre tutto ad una dimensione diversa, altra, superiore. Come a dire che le vicende umane, in fondo, di fronte al cielo dove galleggiano le nuvole, sono davvero poca cosa.
Quale tecnica di recitazione adotterete?
Tutto è basato sul ritmo forsennato e sulla contrapposizione tra stile alto e stile basso. Contano molto, nell’allestimento, gli elementi scenografici. Vedrete delle armature, costruite artigianalmente con materiali di riciclo e svuotate all’interno. Gli attori, che sulla scena cambiano vorticosamente ruolo, passando da un personaggio all’altro, entrano in queste armature, in un vorticoso girotondo.
Avventura, comicità, parodia, passioni e tensione all’alto… Insomma, un bel guazzabuglio!
Vogliamo trasmettere al pubblico la ricchezza di questo poema, attraverso la leggerezza.
Sara Cerrato
"Paladini di Francia", Como, teatro Sociale di Como, 4 aprile ore 21. Biglietti a 20 euro + prevendita. Info: 031/270170.
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