Cultura e Spettacoli
Domenica 29 Marzo 2009
Brambilla: "Basta effetti speciali
Torno al teatro artigianale"
Il regista del Licinium parla del nuovo allestimento, "La tempesta" di Shakespeare
Brambilla, con il Licinium ormai lei è abituato a mettere in scena dei classici. Perché «La Tempesta»?
Perché è un bel testo e una prova per me e per tutto il cast che la metterà in scena. Inoltre, come ha già spiegato il nuovo presidente dei Licini, Luisa Rovida De Sanctis, <La Tempesta> ha, in sé, un aggancio all’attualità che ci circonda, davvero interessante. In ogni caso, ho qualche speranza di ottenere il permesso di Dario Del Corno, amico ed estimatore dei lavori del Licinum, per l’utilizzo della sua traduzione del testo originale. Ci tengo molto e spero di ricevere presto l’ok.
Ha già in mente le caratteristiche della regia per questo lavoro?
Come sa chi ha già visto altri spettacoli diretti da me al Licinium, io mi accingo a questa operazione con l’intenzione di attuare una rielaborazione rispettosa dell’originale.
Ad esempio?
"La Tempesta" è un testo a prevalenza maschile ma anche per salvaguardare il cast, soprattutto nella sua parte composta da non professionisti, secondo una rodata e sentita tradizione, sto pensando ad espedienti teatrali particolari, che permettano di rappresentare anche visivamente, i ricordi di Prospero. È una tra le mille idee che stiamo valutando.
L’anno scorso, con «Faust», la multimedialità ebbe molto spazio. Sarà ancora così?
Non credo. Ho in mente “effetti speciali” molto più artigiani e teatrali nel vero senso del termine. Mi sembrano più adatti ad un testo come questo. Poi certamente resteranno alcuni espedienti tipici degli spettacoli al Licinium, come l’uso di scene diverse>.
Scenografie e costumi nel segno della continuità?
Sto aspettando una risposta per quanto riguarda le scene. Sarah Bianchi invece mi ha confermato la sua collaborazione per i costumi. Ora è impegnata a Parigi, in un musical. Ne parleremo ai primi di aprile.
E per il cast?
È in via di definizione con alcune conferme, all’insegna della continuità e dei nuovi ingressi da parte di attori anche giovani, per ruoli importanti. Non credo di svelare un segreto quando dico che nella parte di Prospero vedrete Sergio Masieri, che nel 2008 fu Faust. In più, già ai primi di aprile incontrerò chi vorrà far parte del cast come comparsa. L’idea è di non allontanare mai nessuno perché lo spettacolo del Licinium deve essere corale e partecipato.
Sara Cerrato
© RIPRODUZIONE RISERVATA