Cantù, speranza a coda:
quella del pianoforte

Settanta iscrizioni da tutto il mondo (nonostante il virus) per i 30 anni del Concorso internazionale “Città di Cantù” - Una nuova veste per le prove eliminatorie: la valutazione sarà effettuata su registrazioni audio-video

Guarda a Cantù, il mondo della musica che non teme il coronavirus. A scadenza avvenuta per la presentazione delle domande di partecipazione all’edizione del trentennale del Concorso internazionale per pianoforte e orchestra “Città di Cantù” 2020 - ufficialmente in programma dal 5 al 9 maggio prossimi - sono una settantina le iscrizioni pervenute.

È un grande messaggio di speranza e fiducia, quello che rimbalza su Cantù: da ben 16 nazioni di tre continenti, sono arrivati i video dei giovani pianisti concorrenti alla prova eliminatoria.

Proprio da quest’anno, in occasione della ricorrenza del terzo decennio, il comitato organizzativo del concorso con in testa il direttore artistico Vincenzo Balzani aveva deciso di dare una veste nuova alle fasi della competizione, sostituendo le prove eliminatorie con secondo pianoforte con una valutazione delle registrazioni audio – video dell’esecuzione di un brano dello stesso autore del Concerto proposto al concorso.

Obiettivo era ed è quello di concentrare tutte le energie sulle due grandi prove semifinali con orchestra, per le quali verranno ammessi eccezionalmente 30 semifinalisti, nonché sulle tradizionali prove finali e una conclusiva serata di gala per festeggiare 3 decenni di musica a livello mondiale. Scelta gradita, se si considera che, a fronte delle notizie sull’evoluzione del virus in Lombardia che stanno facendo il giro del mondo, quasi 70 giovani artisti di nazionalità bielorussa, cinese, coreana, croata, francese, giapponese, israeliana, polacca, portoghese, rumena, russa, serba, spagnola, statunitense e, ovviamente, italiana, hanno scritto a Cantù per iscriversi ed hanno mandato il loro video, confermando in maggior numero proprio in questi ultimi giorni prossimi alla scadenza.

Tutto ciò autorizza la commissione esaminatrice a procedere regolarmente da oggi all’ascolto e alla visione dei video, con l’impegno a terminare il lavoro di valutazione entro la scadenza annunciata nel bando di concorso: il 25 marzo prossimo verranno resi pubblici i nomi dei 15 pianisti ammessi alla semifinale della Sezione A (Concerti di Bach, Mozart, Haydn e del Beethoven di cui di festeggia il quarto di millennio dalla nascita) e dei 15 ammessi alla semifinale delle Sezione B (da Chopin a Šostakóvič, passando per i grandi romantici e arrivando a Ravel, Rachmaninov, Gershwin e Prokof’ev).

Giuliano Molteni, direttore esecutivo e presidente onorario del concorso, non nasconde la sua soddisfazione, unita a una tutte le cautele necessarie: «I rapporti fra Nuova Scuola di Musica di Cantù, Ufficio Cultura dell’Amministrazione comunale canturina e Orchestra filarmonica rumena “Mihail Jora” di Bacau sono incessanti, per tenere costantemente monitorata la situazione nazionale e internazionale così problematica. Senza nascondersi niente, mi premeva oggi condividere con tutti il senso di speranza e di attaccamento al nostro concorso che queste iscrizioni stanno mostrando».

«Approfitto - prosegue Molteni - per annunciare che per l’edizione del trentennale viene messo in palio un premio speciale di 2000 euro dedicato dai figli alla memoria di Roberto Furcht, segno di un’amicizia speciale di cui il concorso è onorata di poter dire di aver goduto per tre decenni e che continua».

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