Cultura e Spettacoli
Lunedì 04 Maggio 2009
Como fucina di talenti
Alice danzerà a New York
La giovane ballerina ammessa alla prestigiosa Alvin Ailey School
Due arpiste e un violinista conquistano il premio Cervo
Alice da Valmorea - dove conduce una vita di ballerina in erba e studentessa di Moda all’Ipsia Ripamonti di Como - a New York: ecco il salto, così acrobatico da diventare un volo, che sta per spiccare la quindicenne, ma le idee e il futuro sono già molto chiari. Alice, in giugno, partirà per la Grande Mela, dove frequenterà, per tre anni, la Alvin Ailey School, prestigiosa accademia di danza alla quale è stata accettata, tra pochissimi, dopo un provino lo scorso gennaio.
Alice, come sei arrivata alle selezioni per questa importante scuola?
Come tutti coloro che studiano danza per arrivare alla professione, ho sempre sognato i provini, ma certo non avrei mai creduto di arrivare fino a New York. Dal 2005 frequento la Scuola di danza Maria Selvini di Chiasso e lì, la mia insegnante Prisca Selvini mi ha condotta in un percorso formativo tra preparazione fisica e psicologica. Nel frattempo ho cominciato ad effettuare provini per varie scuole in Italia ed in Europa (e studia anche con la ballerina e coreografa milanese Chiara Cattaneo ndr). Da lì, l’opportunità di uno stage di studio a New York per un’altra grande scuola, il Martha Graham Center. Mentre ero lì, insieme a mia madre, ho deciso di tentare la carta della Ailey… Era questo infatti il vero obiettivo.
E come è andata? È stato emozionante?
Moltissimo. È stata una vera e propria lezione di un’ora e mezza e alla fine mi è stato comunicato che ero stata accettata, insieme ad altri venti ragazzi, di cui solo cinque non statunitensi.
Ti aspetta l’America, come sarà là la tua vita?
Partirò il 21 giugno e dato che non ho ancora sedici anni, comincerò frequentando un corso estivo. Il mio vero e proprio anno accademico comincerà in dicembre. Ma non resterò inattiva e ho in programma vari corsi di preparazione. Sarà un ottimo training. Parto con mia madre Paola che mi è sempre stata vicina e mi ha sempre aiutata. Poi rimarrò là da sola, in un convitto di suore, presumibilmente con tante ballerine come me.
Un bel sacrificio…
Sì. È un sacrificio lasciare la mia famiglia, il mio ragazzo e gli amici. D’altra parte la danza è la mia vita. Sembrerà banale dirlo, ma per me è come respirare.
Sogni?
Uno. Entrare nella compagnia Alvin Ailey. La migliore del mondo. Intanto mi impegnerò al massimo perché la scuola offre agli allievi migliori la possibilità di lavorare in spettacoli esterni.
Cosa pensi della danza italiana e delle accademie tv?
Il panorama della danza italiana non è di pari livello all’americano. Dei talent show, non ho una buona opinione. Non formano per la vera danza che è spettacolo, ma soprattutto arte.
Sara Cerrato
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