Como, Miniartextil
non si arrende al virus

Gli organizzatori hanno deciso di non fermare la macchina della trentesima edizione prevista in settembre - Prorogati i termini per inviare le opere. «L'arte serve anche a farci capire il presente e a ridarci fiducia nel futuro»

L’emergenza sanitaria che sta mettendo in ginocchio l’Italia, Lombardia per prima, colpisce tutti e non risparmia di certo settori come arte e cultura che, anzi, al termine di questa situazione saranno chiamati a pagare un prezzo altissimo: non si sa quando potranno riprendere le attività più semplici, figuriamoci quando si potrà pensare di stare ancora insieme ad altre persone ad assistere a uno spettacolo o a un concerto; e così anche per mostre e Musei.

I promotori di Miniartextil, che nel 2020 festeggia trent’anni, hanno deciso di non fermare l’organizzazione della mostra già prevista a settembre 2020 che potrebbe, però, subire uno slittamento di qualche settimana verso l’autunno. Hanno, inoltre, preso la decisione di prorogare i termini per l’invio delle proposte di adesione al concorso di quest’anno per la sezione “Mini” della mostra, quello appunto dedicato ai minitessili che aveva una prima “deadline” prevista per domenica 11 aprile. Sarà ora possibile inviare le proprie proposte fino a domenica 3 maggio 2020 sempre con le stesse modalità, reperibili sul sito www.miniartetxil.it.

«Apparteniamo al mondo della cultura, uno degli ultimi che verrà riaperto al pubblico - dice Paola Re, presidente della Fondazione Bortolaso Totaro Sponga che con Arte&Arte cura gli aspetti organizzativi della mostra - ma noi vogliamo e dobbiamo pensare al futuro, che dovrà essere più consapevole e sostenibile e non lo dico certo, in questo caso, da un punto di vista esclusivamente ambientale. Pensare di organizzare oggi una mostra di arte contemporanea sembra folle, ma noi continuiamo. Come prima cosa abbiamo prorogato i termini del bando dedicato ai minitessili perché molti artisti con i quali siamo in contatto ogni giorno, ci segnalano la difficoltà a reperire i materiali necessari a realizzare le loro opere. Stiamo inoltre lavorando quotidianamente anche con gli artisti che realizzeranno le grandi installazioni 2020 che - sono sicura - sorprenderanno ancora la nostra città».

«Noi pensiamo che non dobbiamo arrenderci a questo terribile inizio di 2020 - sottolinea Chiara Anzani, vicepresidente BTS – Crediamo che un evento culturale come Miniartextil possa davvero rivelarsi utile al territorio se verrà costruito in maniera parsimoniosa e intelligente. In questo momento tutte le risorse economiche e umane devono convergere verso un unico obiettivo e cioè sconfiggere o almeno arginare il virus, ma fra qualche mese, grazie a un dialogo costruttivo con tanti attori del territorio, potremo organizzare una nuova edizione della mostra in linea con quello che sarà il dopo coronavirus e per questo siamo già al lavoro con il nostro Comune. L’arte serve anche a farci capire cosa è successo e a ridarci fiducia per il futuro».

Si è detto più volte che la bellezza salverà il mondo: in questo caso vuole, almeno, dimostrare che si può pensare a un futuro dove ci sia ancora spazio per il bello. Fondata da Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro nel 1991, Miniartextil è uno dei fiori all’occhiello di Como, insignita dell’Abbondino d’oro ed esportata in tutto il mondo. La trentesima edizione non ha un tema portante, per scelta degli organizzatori che hanno voluto lasciare libera la creatività per questa trentesima edizione, ma “Resurrezione” è un titolo che potremmo darle a posteriori.

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