Cultura e Spettacoli
Domenica 05 Aprile 2009
Cristina verso la finale del Grande Fratello
Da tre mesi nella casa, la comasca resiste, tra un pianto e una gaffe e rinunciando ai flirt
Stasera, 6 aprile, è una delle ultime in cui Cristina ascolterà Alessia Marcuzzi da dentro la casa, sperando di non venire cacciata e di tornare a casa, la sua, con un bel gruzzolone in tasca e il sogno della "celebrità" raggiunto. Nella casa sono rimasti ancora in otto, a tre lunedì dalla fine, compreso oggi.
Bisognerà che il Grande Fratello acceleri le eliminazioni o la finale sarà affollata.
Tre mesi fa è entrata nella casa del Grande Fratello con il marchio di fenomeno stampato sulle seno e molti hanno pensato che tutto si sarebbe sgonfiato nel giro di qualche settimana (c’è chi ha sperato in un’esplosione di silicone in diretta) ma la nostra Cristina, nata a Varese e residente a Parè in provincia di Como, ha dimostrato di essere davvero un fenomeno e per motivi estranei alla sua sesta più famosa d’Italia. Lentamente, usando scarpette da ballo, ci ha costretti a seguirla nel suo fumetto vivente, dove l’esuberanza del corpo è solo un dettaglio, una carta di credito per ottenere attenzione e finalmente mostrarsi per quella che è “dentro”.
Vero è che il suo lessico evanescente, privo di contenuti, ma colmo di superlativi, non aiuta a capire cosa voglia dire ma lascia intendere dove vuole arrivare: in alto. Ammirata e applaudita come facevano nelle recite dell’oratorio quando era bimba, perché, diciamolo, il sorprendente successo di questa giovane donna è dato anche dal suo smaccato provincialismo espresso da una gestualità semplice, riconoscibile, popolare.
«Ho anche un cervello» ha ripetuto fino allo sfinimento di tutto il gruppo, «Ho studiato sempre con ottimi risultati» affermava sistemandosi i capelli davanti allo specchio per poi scivolare malamente sulla domanda di geografia da elementari: Como è provincia? No, per lei viviamo in provincia di Milano.
Si è ripresa con le domande di Gerry Scotti dove ha fatto capire che nelle medie era attenta.
Rimossi come scarto riciclabile (le Gialappa’s ne fanno già abbondante uso) le sue battute riguardanti il genere maschile, preso letteralmente a bastonate, resta indimenticabile la lezione di anatomia sui genitali maschili con tanto di misure e circonferenze ampiamente documentate dalla stessa con effetti deleteri sulla presunta autostima dei presenti (ma anche degli assenti) e cosa dire della sua fama di mangia uomini: se si esclude qualche rumoroso bacio al ridente partenopeo, ha mostrato che il sesso-senza-amore è meglio raccontarlo che farlo, anche questo è piaciuto a chi non ne può più di gatte morte e donne zerbino. Cristina vincerà?
Arriverà terza con in mano un contratto per gli spot di una famosa casa d’intimo?
Vedremo nelle prossime settimane, per ora possiamo solo immaginare quale sarà il calendario più venduto del 2010.
Marialuisa Righi
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