Cucinotta e Gassman
alla corte del regista brianzolo

Simone Catania, vissuto tra Cucciago e Cantù, presenta a Taormina e a Roma il suo film "Onde corte", protagonista e produttrice la Cucinotta

Da Alessandro Gassman a Maria Grazia Cucinotta con l'obiettivo di girare presto il suo primo lungometraggio. Il ventisettenne canturino Simone Catania presenta nei prossimi giorni, quasi in contemporanea, a Taormina, a Roma e persino a Shanghai il suo cortometraggio "Onde corte" con la bellissima attrice siciliana nel ruolo principale. E intanto pensa a "Funamboli", la sceneggiatura che ha scritto sempre con Giulia Manelli per un lungometraggio cui sono interessate alcune case di produzione. Il film sarà presentato nella capitale al Festival Arcipelago il 18 giugno alle 22.30 Cinema Trastevere.
"Sarei dovuto andare in concorso sia ad Arcipelago sia a Taormina" dice Simone Catania, "ma entrambi volevano l'anteprima, così, tra il dubbio che lo prendesse l'altro e delle incomprensioni, entrambi l'han messo fuori gara. Da una parte è meglio così, mi sento più sereno, non ho le preoccupazioni della gara. Prendere eventualmente dei premi fa comodo, ma in fondo i cortometraggi sono esercizi di stile per fare un lungometraggio".
Quindi ha già un'idea per un lungo?
Sì, con Giulia ho scritto una sceneggiatura che provvisoriamente si intitola "Funamboli". È un film drammatico con inserti ironici e onirici, una storia giovane d'amore a distanza che racconta anche la precarietà.
Parliamo prima di "Onde corte", come mai la Cucinotta ha deciso di produrlo e interpretarlo?
La sceneggiatura le è finita per caso tra le mani, le è piaciuta e ci ha chiamato. È stato un colpo di fortuna. Abbiamo girato nella primavera 2007 in Sicilia, è stato il primo lavoro che Maria Grazia ha prodotto con la sua casa di produzione. È una persona splendida, mi ha aiutato tantissimo.
Come mai la scelta di farla anche recitare?
Il personaggio della protagonista le calzava a pennello. È una donna sui quarant'anni bella ma trascurata che perde il marito in mare. Tra l'altro il marito è interpretato da mio fratello Giuseppe. Ho fatto tanti provini per la parte ma alla fine era il più adatto.
Il corto è ambientato in Sicilia...
Sì, è ispirato a una storia vera e ambientato negli anni '60.
Ora la Cucinotta, nel suo primo corto Gassman. Lavora sempre con attori celebri...
Sì, così tutti pensano che io sia raccomandato, invece non lo sono per nulla! Sono nato e cresciuto tra Cucciago e Cantù, la mia famiglia è di origine siciliana, mio padre fa il falegname e non conosce nessuno. Sono state delle coincidenze. Gassman l'ho incontrato per la strada, gli ho dato la sceneggiatura, gli è piaciuta, ha accettato la parte ma produrre il film non è stato facile lo stesso.
Per il lungometraggio pensa ad attori celebri?
Non lo so. Ho delle idee ma bisognerà vedere con la produzione. Vorrei, almeno per i due protagonisti, attori che abbiano già fatto qualcosa ma poco conosciuti. Mi piacerebbe avere degli attori di teatro. Mi auguro di poter fare un casting molto accurato. E vorrei girare tra Torino e Catania.
Ha mai pensato di girare sul lago di Como?
Fossi un regista affermato lo farei subito! Avrei anche una storia pronta. Il fatto è che costa molto e non ci sono facilitazioni. A Torino, dove ho fatto l'Accademia di belle arti e ho girato "MONday", non si paga l'occupazione del suolo per girare, a Como sì. E la Lombardia aiuta poco. Un regista giovane ha poco budget e deve andare dove ci sono aiuti. La zona di Como è bellissima, dovrebbe essere valorizzata e sfruttata di più.

Nicola Falcinella

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