Era "made in Como"
lo scoop mancato di Oriana

La Fallaci partì negli anni '50 per intervistare la Monroe scortata dalla Fallaci

C’è lo zampino di Como nel successo di Oriana Fallaci. Proprio una comasca, infatti, è stata l’appiglio che ha permesso alla giovane Oriana di sperimentare per la prima volta la fama. Si tratta della storica pr di Villa d’Este Giovanna Govoni Salvadore, intervista da Giuseppe Guin nel numero di giugno del magazine "Mag" de "La Provincia".
Erano gli anni ’50 e Oriana aveva un chiodo fisso: andare in America per intervistare Marylin Monroe. Dato il caratterino, che già allora si faceva vedere, stressò tanto lo zio, il giornalista Bruno Fallaci, che questi, tramite Angelo Rizzoli, contattò la Salvadore, implorandola di portarsela a New York. Così fu. Dopo giorni trascorsi pedinando le donne dai capelli neri, con cui Marylin era solita cammuffarsi, le due vennero a scoprire che la star avrebbe assistito ad uno spettacolo di Julie Harris.
Appostate nei corridoi dei camerini, la attesero inutilmente: erano nel corridoio sbagliato. Ma c’è di più, quando se ne resero conto il teatro era già buio e chiuso, e non restò altro da fare che sistemarsi alla bell’e meglio sulle poltroncine degli spettatori. Colpo di scena nel cuore della notte: scoperte dalla vigilanza, il giorno dopo erano, in foto, su tutti i giornali, col titolo "Due romane sorprese a dormire in un teatro". Fu proprio in seguito a quell’episodio che Oriana cominciò a fare la giornalista. Appena tornata, infatti, L’Europeo pubblicò un suo articolo, Come non sono riuscita ad intervistare Marylin Monroe, il primo di una lunghissima serie. Da allora quella ragazza sconosciuta si è messa in cammino per diventare "la Fallaci", e fogli scritti di suo pugno hanno continuato, per un certo periodo, a legare Oriana al nostro lago, tramite lettere scambiate con la Salvadore. La giornalista, però, non è mai stata a Como e a Villa d’Este. Poco male, per una città che può vantarsi di esser stata la scintilla che ha permesso alla focosa Oriana di incendiarsi, mostrandosi a tutto il mondo.
Chiara Capuzzo

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