Cultura e Spettacoli
Lunedì 15 Dicembre 2008
Fenomeno "Twilight"
Ecco perché piace tanto
I romanzi del vampiro teen ager sono in cima alle vendite e i ragazzini affollano i cinema, anche nel Comasco. Una professoressa di liceo e una studentessa del Giovio si interrogano sugli ingredienti del successo dei personaggi di Stephanie Meyer
Perché la saga del vampiro teen ager di Stephanie Meyer è diventato un caso, in libreria e al cinema? Una studiosa di letteratura, critico de «La Provincia» e docente in un liceo di Como, "smaschera" gli ingredienti di «Twilight».
di Serena Scionti
25 milioni di copie vendute in tutto il mondo: la saga di Stephenie Meyer, costituita da "Twilight", "New Moon", "Eclipse", "Breaking Dawn", è diventata un fenomeno letterario, alimentato dal passaparola e dal web. L’uscita nelle sale italiane del film tratto da Twilight ha acceso vieppiù le emozioni delle adolescenti, trascinate al cinema da un libro scorrevole, dal linguaggio semplice, che vibra al ritmo della musica, ritenuta dalla Meyer sua vera musa ispiratrice.
«Penso che la vicenda di Bella ed Edward non rappresenti la realtà di noi giovani d’oggi, ma la fotografia di quello che vorremmo: un amore vero e puro, e forse anche il pericolo di una relazione proibita. A causa di Edward Cullen i ragazzi umani hanno perso il loro fascino!». (Isabella, 16 anni). «Ammettiamolo, tutti vorrebbero immedesimarsi in uno dei protagonisti, viverli in prima persona, incontrare un ragazzo affascinante e misterioso. La Meyer fa sembrare tutto possibile e ci fa sperare in qualcosa di surreale, ci fa credere che possa esistere anche per noi una storia d’amore impreziosita da brividi di paura come quella di Edward e Bella» (Veronica, 16 anni). Ma il romanzo di umani e vampiri non ha infiammato solo le teenagers; madri o zie si sono sentite obbligate a condividere l’entusiasmo di nipoti e figlie e hanno affrontato i poderosi tomi, come la professoressa Ugga, che non liquida sbrigativamente l’opera quale mera paraletteratura giovanile - è la tentazione di noi docenti di lettere! - ma apprezza i valori sottesi a un testo dal sapore antico, di buoni sentimenti. È l’amore infatti il fulcro della vicenda che, esposta in prima persona dalla narratrice omodiegetica Bella, facilita una forte identificazione emotiva. Nato da un sogno dell’autrice, "Twilight" ha un’aria magicamente onirica e raccoglie contemporaneamente la tradizione del romanzo d’amore ottocentesco e il fantasy contemporaneo. Ambientato nel presente ma col retaggio delle antiche storie di vampiri, il racconto focalizza l’eterno "topos" dell’amore contrastato, con prevalenza di sequenze dialogiche che ben disegnano il conflitto - ma anche il possibile incontro interrazziale - tra mondi differenti: i due coprotagonisti si amano di un sentimento immortale benché forze antagoniste - i licantropi - cerchino di dissuaderli dal connubio.
Il dissidio non è però solo esterno, poiché il seducente ed enigmatico Edward è tormentato dal desiderio di cibarsi del profumato sangue dell’amata Bella (quante volte si dice "ti mangerei" all’amato?) e solo un sentimento potentissimo verso di lei riesce a trattenerlo dal dissanguarla e trasformare anch’essa in vampiro. Novelli Romeo e Giulietta, Bella ed Edward rappresentano gli amanti eterni, l’amore puro e perfetto, quello che non sempre esiste nella vita reale. Ecco perché il successo: se una ragazza qualunque, addirittura timida e goffa, che si mangia le unghie, può trovare un ragazzo così, perché non io?
È il sogno di un amore oblativo che nasce e si costruisce in due, che supera maturo ogni ostacolo, che oltrepassa spazio e tempo. Financo la morte. È il sogno che Stephenie Meyer vive nella realtà e trasferisce con passione sincera sulla pagina: felicemente sposata con Christian, madre di tre figli e ispirata dalla fede mormone che prescrive fidanzamenti casti (la "prima volta" di Bella e Edward accade solo nel quarto volume della saga) e il tenace dominio di sé, scrive ciò che le "ditta amore". Un amore che «da la vista de li occhi ha nascimento», gli occhi meravigliosi di Edward, puro Parsifal la cui pelle si illumina al sole, che non può dormire, bruciato dal tormento per Bella Swan, quasi Beatrice angelicata per la cui "quête" egli si sottopone a faticose prove d’altri tempi (ma sfrecciando veloce con moderne autovetture!). Eroe bello e maledetto, è oppresso da un destino titanico che lo fa soffrire. Amore e dolore, amore e morte, paventati suicidi evitati in limine. Ma anche per il tono da favola (ricordate La bella e la bestia?)
"Twilight" appassiona, favola gotica con suggestioni alla Du Maurier, citata tra i modelli letterari dalla stessa Meyer. È anche favola fantastica, in cui «l’irruzione nel mondo reale di qualcosa che non vi appartiene provoca un effetto perturbante» (Todorov): l’elemento vampiresco strania e affascina, ma non restringe l’opera al puro horror. Essa resta sostanzialmente una storia d’amore e amicizia, valori atavici che ancora toccano gli adolescenti odierni, sovente tacciati di cinismo. «E noi continuammo a occuparci beati di quella parte piccola ma perfetta della nostra eternità» dice Bella nel finale di "Breaking dawn", dopo l’happy end con matrimonio. Indissolubile. Omnia vincit amor (et nos cedamus amori!).
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"E' soltanto una favola,
ma perfetta per sognare"
di Michela Benenti
Sono rimasta abbagliata da questo romanzo, e soprattutto dal protagonista, Edward; non è facile spiegarne il motivo: probabilmente perché rappresenta valori cavallereschi ormai perduti, o semplicemente perché è totalmente diverso da ogni ragazzo che conosciamo. Per lui viene prima di tutto la felicità della persona amata, e per il suo bene rinuncerebbe a passare con lei l’eternità. Oltre a questo, nonostante i personaggi innaturali e le atmosfere gotiche, questo romanzo rispecchia la vita di tutte le adolescenti: la scuola, le amicizie, il primo amore, la separazione, la famiglia. Mi sono facilmente immedesimata in Bella: timida, imbranata, non ha niente di speciale, niente che possa porla su di un piedistallo. Eppure proprio lei riesce ad avere ciò che tutte desideriamo: una storia d’amore come nelle favole, un principe azzurro che la ama più di se stesso, degli amici fedeli, un potere speciale che la rende unica anche tra i più straordinari degli esseri: una vita perfetta. Cosa potrebbe volere di più?
(* Studentessa del liceo scientifico Giovio, Como, terza E)
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