Gazzada, la truffa della ricarica
Denunciata coppia di Gallarate

Tentano la truffa della ricarica: marito e moglie denunciati dai carabinieri di Azzate. Il fatto in una tabaccheria di Gazzada

Tentano la truffa della ricarica: marito e moglie denunciati dai carabinieri di Azzate. Il fatto alcuni giorni fa in una tabaccheria di Gazzada.

Lui e lei chiedono di poter ricaricare con 500 euro la loro carta pre pagata. Il tabaccaio esegue ma la coppia chiede di poter pagare con un assegno. Il commerciante, a quel punto, magia la foglia. Anche perché il sistema truffa di pagare queste ricariche con assegni fasulli è più volte stato segnalato in tutta la zona e il tabaccaio non si è fidato.

La coppia dice di non poter pagare in contanti e il tabaccaio intima loro di ritrasferire il denaro appena ricaricato. A quel punto i due, fingendo di aver dimenticato il pin e con la scusa di uscire per telefonare e richiederlo, fuggono. Lasciando però al commerciante la carta di identità della donna, marocchina di 30 anni, residente a Gallarate con il marito (l’altro denunciato), italiano.

Non paga lei il giorno dopo denuncia lo smarrimento del documento. Ma a suo carico sono già partite le indagini. I carabinieri risalgono alla coppia (che ha parecchi precedenti specifici) denunciando entrambi per tentata truffa. La moglie risponde anche di falsità ideologica a causa della finta denuncia di smarrimento dei documenti. Si indaga ora per capire se alla coppia possano essere riconducibili anche altri episodi di truffe simili messe a segno in provincia.

S. Car.

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