Grande Mario Biondi
Un concerto di classe

Gran serata al Casinò di Campione d’Italia con l’alta classe di Mario Biondi: il cantante siciliano ha incantato il foltissimo pubblico del salone delle feste

CAMPIONE D’ITALIA

Gran serata al Casinò di Campione d’Italia con l’alta classe di Mario Biondi: il cantante siciliano ha incantato il foltissimo pubblico del salone delle feste con novanta minuti di una musica che, va detto, sembra proprio fatta apposta per l’atmosfera della casa da gioco.

Se fosse nato in America, del resto, probabilmente sarebbe fisso a Las Vegas, come in passato Sinatra, Dean Martin, Tony Bennett e tanti altri Crooner che l’artista apprezza, anche se il suo vero grande amore è il soul.

Quello della Motown in primis: non solo non è mancata “My girl”, il classico dei Temptation rilanciato pochi anni fa proprio dall’artista, ma per spiegare il grande amore per quella musica, Biondi si è anche lanciato in una versione in solitaria di “Papa was a rollin’ stone”, strappando applausi a scena aperta.

Una band affiatatissima per replicare sulla scena il sound degli album, con largo spazio alle improvvisazioni individuali di Gianfranco Campagnoli (tromba), Daniele Scannapieco (saxofono), Claudio Filippini (piano), Tommaso Scannapieco (basso e contrabbasso), Lorenzo Tucci (batteria) e Marco Fadda (percussioni).

Mario costruisce la scaletta spaziando tra i suoi successi, aprendo con “Shine on”, proseguendo con “Deep space”, “What have you done to me”, “Rio de Janeiro blues”, tutto per arrivare in ultimissima battuta a “This is what you are”, il brano che lo ha lanciato e che viene lasciato, giustamente, in ultima posizione. Tra i brani anche la “Close to you” che Burt Bacharach regalò ai Carpenters, che Biondi aveva già cantato in passato e che ora è entrata a far parte anche di “Mario Christmas”, il disco natalizio in uscita il prossimo 23 novembre. «Mi sono lasciato affascinare dall’idea di fare un progetto natalizio, tanti mi avevano detto che ho la voce adatta, forse perché si ricordano il basso della pubblicità del pandoro», scherza in camerino prima del concerto.

«Sono felice di avere ospiti di grande prestigio come gli Earth, Wind And Fire. Io sono cresciuto con loro e questa estate ho avuto il grande onore e il piacere di cantare con loro all’Ippodromo di Milano e ora con questa “After the love is gone’” che è un loro classico, voglio dare un tocco diverso all’album».

Ama il pubblico del Casinò, dove aveva già cantato - «perché ascoltano composti, ma calorosi, e c’è tanto bisogno di compostezza oggi, in un mondo sempre agitato» - e ricorda anche il grande successo riscontrato sul Lario, a Villa Olmo, quando si esibì nel festival “Como città della musica”: «La vostra città è meravigliosa, non vedo l’ora di tornarci».

Alessio Brunialti

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