I Carmina Burana: festa

per la città e il teatro

Ed ecco che il grande evento tra poche ore sarà realtà. Domani, alle 21.30, l’Arena del Teatro Sociale ospiterà i Carmina Burana. Chi non ne ha sentito parlare, da sei mesi in qua?

Chiamarlo evento, già, sembra quasi riduttivo. E per di più raddoppia: due serate, la prima domani appunto, e poi sabato, sempre alle 21.30.

Cos’altro si poteva fare di meglio per dare il via alle celebrazioni ufficiali dei 200 anni di vita del Teatro Sociale? Nulla. Perché questo progetto è unico nel suo genere e coinvolge tanti, tantissimi comaschi. Tocca il cuore della città uno spettacolo corale di musica, canto e danze in cui i protagonisti non sono artisti professionisti (anche se pure non mancano) ma sono450 cittadini comaschi.

Una filosofia che è la stessa che ha fatto in questi anni del Sociale un teatro aperto alla gente e non solo a un pubblico di eletti. «Potevamo scegliere un’opera lirica, chiamare una compagnia anche prestigiosa, ma non sarebbe stata la stessa cosa - spiegava qualche mese fa Barbara Minghetti, la presidente di Aslico-Teatro Sociale di Como che con la Società dei Palchettisti ha scommesso sull’evento - Volevamo qualcosa di diverso, di speciale, pur se non esente da rischi: mettere in scena un’opera fatta da artisti che sono semplici cittadini ma che per i 200 anni del Sociale si sono messi in gioco in prima persona».

Prima di buttarsi (senza paracadute) in questa avventura, ognuno di loro aveva un talento, più o meno inespresso: chi ballava, chi cantava, chi suonava. Il risultato magico è che dopo sei mesi di dure prove, selezioni alle spalle, oltre 400 comaschi, persone “normali” che nella vita magari sono operai, casalinghe, insegnanti, ora sono pronti all’attesa esibizione , dopo la prova generale di ieri sera. Vale la pena conoscerli, questi cittadini artisti (quasi) per caso. E infatti nella pagina a fianco pubblichiamo tutti i loro nomi.

Ampi servizi sulle due serate dei Carmina Burana su La Provincia in edicola giovedì 27 giugno