
Cultura e Spettacoli
Martedì 24 Maggio 2011
Il burqa e le donne:
se il corpo è "assente"
Dibattito sulla condizione della donna nell'Islam, tra Italia e Europa, all'Università dell'Insubria, con relatori di spicco e una scrittrice che fa discutere.
Il tema del corpo della donna musulmana è al centro del prossimo incontro nell'ambito dell'iniziativa «Il corpo delle donne tra tradizione e modernità», organizzata dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi dell'Insubria in collaborazione con il periodico «Geniodonna» di Como e Ticino. L'incontro, dal titolo «Le donne musulmane tra tradizione e modernità», si terrà mercoledì 25 alle ore 10.30 nella sede di via San'Abbondio, 12 dell'Università dell'Insubria (ingresso libero), e metterà in luce le diverse problematiche di un tema complesso e attuale. Per offrire una visione esaustiva dell'argomento, interverranno sul tema docenti provenienti sia dall'Università dell'Insubria, che da altri atenei: il primo intervento sarà tenuto dalla professoressa Roberta Aluffi, docente di diritto islamico presso la Facoltà di Giurisprudenza di Torino, che presenterà una relazione dal titolo «Il corpo "assente"». La docente, che possiede una considerevole conoscenza non solo della legge islamica, ma anche, in modo specifico, delle leggi e delle pratiche dei paesi arabi riguardanti lo stato della donna e la libertà religiosa, metterà in luce le peculiarità di una tradizione che vuole il corpo della donna celato. Dal punto di vista legislativo, il tema del corpo della donna celato e del burqa verrà affrontato invece dal professor Alessandro Ferrari, docente di Diritto Ecclesiastico e di Diritto Canonico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università dell'Insubria. Il professor Ferrari, nel suo intervento dal titolo «La questione del burqa in Italia», riserverà una particolare attenzione alla realtà italiana, dove non esiste una legge che vieti l'utilizzo di questo indumento: «Durante il mio intervento - spiega il docente - cercherò di approfondire la via del divieto dal punto di vista tecnico-giuridico, per vedere se questa sia davvero la via migliore o se essa celi alcuni rischi, a cui normalmente non si pensa. È necessario infatti - continua il professor Ferrari - comprendere i rischi di un possibile divieto, per cercare di fare riflettere su quali sono le poste in gioco inerenti a questo tema». Le specifiche problematiche del diritto penale islamico verranno invece approfondite dalla professoressa Deborah Scolart, ricercatore di Diritto privato Comparato presso l'Università di Roma Tor Vergata, mentre Sumaya Abdel Qader, autrice del libro «Porto il velo, adoro i Queen» (Sonzogno, € 14), concluderà l'incontro con un intervento dal titolo: «Donne musulmane in Italia tra tradizione e modernità».
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