"Il mercante di sogni"
Esiste e fa il pastore

Un film racconta con le immagini il Lario e la Brianza
Il trailer visibile on line

Un progetto inseguito per più di due anni, realizzato con una meticolosità produttiva che non fa solo onore agli autori, ma anche a tutti quelli che hanno voluto seguirli in un vero e proprio “salto nel buio”, un’avventura cinematografica che si è concretizzata con Il mercante di sogni, cortometraggio firmato dai cineasti comaschi Mattia Amadori e Massimiliano De Ponti, prodotto dalla loro casa, la Olo Creative Farm, con Feedback Audiovideo di Milano, e realizzato tra il Lario e la provincia veronese. Amadori e De Ponti, non ancora trentenni, hanno in curriculum già un centinaio di filmati tra documentari, spot, anche videoclip musicali oltre a occuparsi di video arte e, in questo caso, compiere un significativo passo nel mondo del racconto per immagini.
Dove avete realizzato «Il mercante di sogni»?
In parte a Campo, una piccola frazione di Brenzone, in provincia di Verona. Una località che avevamo scoperto tempo prima, per puro caso, calata in un’atmosfera antica che ha ispirato l’ambientazione che rimanda ai primi anni del Novecento. Alcune parti, invece, sono state realizzate nel Comasco, a Erbonne, a Pian d’Alpe, a Brunate, anche in centro storico e, ancora, a Carate Brianza.
Girando sempre in ambienti naturali, quindi.
Sì, va al direttore della fotografia, Giuseppe Ceravolo, e a tutto lo staff tecnico che ha lavorato in post produzione l’uniformità che ha portato alla creazione di un unico paese ideale. Anche le comparse, oltre ad amici che si sono prestati, sono state reclutate sul posto e hanno partecipato tutte con entusiasmo. Poi c’è il caso limite del protagonista...
Ovvero?
Il personaggio del Mercante di sogni, sul quale preferiamo non anticipare nulla, ma che è, sicuramente, molto particolare, ci era stato ispirato da Oscar Simonetti, un poeta, uno scrittore, ma anche un uomo che ha rinunciato alla civilità per tornare alla natura, con la famiglia, per diventare pastore. All’inizio doveva essere solo un consulente tecnico, ci ha dato una mano per organizzare tutto a Campo, addirittura ha ospitato l’intera troupe e, alla fine, abbiamo realizzato che il protagonista poteva essere solo lui. È affiancato da due bravi attori, Francesco Kofler e Francesca Sebastiani, reclutati, invece, con un casting in piena regola.
Tutti volontari...
Sì: se abbiamo potuto mantenere i costi è solo per la grande disponibilità di tutti. Dobbiamo poi ringraziare l’assessorato alla cultura del Comune di Como, che ha creduto nel progetto e lo ha finanziato per un terzo e l’amministrazione di Brenzone che si è prestata alla nostra “invasione”.
Il futuro?
Aspettiamo le risposte dai concorsi e, intanto, vogliamo presentarlo a Como. Per quanto riguarda Olo, domani sera saremo alla Mya Lurgo Gallery di Lugano per presentare Ad tensa, la seconda parte di un trittico inaugurato da Intimità violata che abbiamo portato a ComOn, realizzato con il compositore Omar Dodaro che ha anche curato la colonna sonora del Mercante di sogni.
Alessio Brunialti
www.olocreativefarm.com
www.ilmercantedisogni.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Il Mercante di Sogni