«In Brianza sono cresciuta
Ma ora volo a Parma»

Intervista a Maddalena Massafra, direttore artistico del Teatro San Teodoro di Cantù: ha vinto un concorso come responsabile della comunicazione

Arrivederci Brianza e bentrovata Parma! Ecco il nuovo corso della vita di Maddalena Massafra, direttore artistico del Teatro San Teodoro di Cantù, (ruolo che manterrà anche per la prossima stagione) da alcune settimane impegnata in un’avventura professionale tutta da costruire. È da poco stata nominata, infatti responsabile per lo sviluppo e la comunicazione della Fondazione Arturo Toscanini di Parma. Un risultato raggiunto grazie ad un concorso pubblico, che proietta,la giovane Massafra, 31 anni, nel mondo della musica classica e dell’opera. Lavora infatti per una importante realtà nazionale, attiva nel campo della produzione sinfonica, della produzione lirica e della formazione musicale dei più giovani.

Maddalena, ci racconta la sua nuova vita professionale?

Tutto è accaduto in fretta. Da qualche tempo, cercavo di orientarmi anche all’affascinante mondo della musica classica e del melodramma. La scorsa estate, ad esempio, avevo lavorato come assistente alla direzione artistica nel Festival della Valle d’Itria, a Martina Franca. Ho colto l’occasione di questo concorso per la Fondazione Toscanini e sono stata scelta per il ruolo che ora occupo. In sole due settimane, la mia vita è cambiata.

Quali sono le sue mansioni?

Al Teatro San Teodoro ho curato anche la direzione artistica, soprattutto nell’ambito della prosa. Qui ho mansioni molto diverse. È naturale, visto che se per il teatro di prosa ho formazione decennale, questo non si può dire per la musica e l’opera. Ora, il mio obiettivo è potenziare la progettualità nel mondo musicale.

Cosa significa?

Mi occupo della creazione e dello sviluppo di progetti per eventi culturali in Italia e all’estero. Amplio la rete, creo i contatti, cerco di progettare scambi culturali, collaborazioni con altre fondazioni, orchestre, altre realtà teatrali, oppure organizzo tournée.

E poi c’è la comunicazione…

Sì. Devo creare nuove strategie comunicative. In questo momento, in particolare, sto lavorando, secondo il progetto del nuovo sovrintendente e direttore srtistico Alberto Triola ad un rebranding del settore. Un altro incarico importante sarà, a breve, quello di coordinatore dei progetti della Fondazione Toscanini per il calendario di eventi di Parma 2020, Capitale italiana della Cultura.

Insomma, un bel da fare…

In realtà ci sono anche altre novità, non legate alla Fondazione Toscanini e ne sono orgogliosa.

Quali?

Ho appena un vinto il Bando Macerata Opera 4.0 e sono felice del fatto che a selezionarmi è stata proprio Barbara Minghetti. Si tratta di un concorso internazionale alla sua 2° edizione, dedicato a progetti di teatro musicale contemporaneo. Il tema era “#rossodesiderio” ed era un bando rivolto a gruppi di artisti professionisti sotto ai 35 anni di età. Ho messo in piedi un gruppo di dodici professionisti che già tenevo d’occhio da tempo, in quanto provenienti nella maggior parte, dal mondo della prosa. È una bella scommessa e siamo riusciti ad aggiudicarsi il bando, per proporre un teatro musicale contemporaneo che fonde diversi linguaggi.

E ora?

Ci siamo inventati uno spettacolo accompagnato da una installazione. Ne dovrà nascere il quarto titolo del Programma dello Sferisterio di Macerata che a novembre sarà anche al Roma Europa Festival. Affiancheremo titoli come “Carmen”, “Rigoletto” e “Macbeth”. Io sono ideatrice e coordinatrice del progetto.

Insomma, un momento di novità! Però non lascia il San Teodoro…

Prima di tutto, voglio ringraziare sinceramente Mondovisione che gestisce il San Teodoro. Devo tantissimo a quella esperienza che mi ha permesso di arricchirmi, di formarmi e crescere. Dario Galetti e tutto il gruppo mi hanno sostenuta e incoraggiata. Sono legata al San Teodoro e sto lavorando per la prossima stagione

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