Cultura e Spettacoli
Martedì 06 Settembre 2011
La nuova Gentileschi
a Palazzo Reale
Milano getta nuova luce sulla pittrice che ha un legame con Como, il padre Orazio firmò la pala "Santa Cecilia e i santi Tiburzio e Valeriano" per la Chiesa di Santa Cecilia a Como, nel 1607
Grazie al ritrovamento di trentasei lettere inedite che gettano una nuova luce sull'artista di ascendenza caravaggesca e figlia d'arte - il padre Orazio firmò la pala "Santa Cecilia e i santi Tiburzio e Valeriano" per la Chiesa di Santa Cecilia a Como, nel 1607, oggi a Brera - e i recenti studi condotti dai curatori Roberto Contini e Francesco Solinas, l'evento milanese è molto atteso.
Una cinquantina le opere che fino al prossimo gennaio saranno esposte in questa monografica, un'occasione per fare chiarezza sulle fasi di una vita travagliata - celebre la violenza carnale subita da giovane - e contraddistinta da numerosi spostamenti. Roma, Firenze, Venezia e Napoli le città nelle quali Artemisia Gentileschi (Roma 1593 - Napoli 1653) si stabilisce, finendo col creare una vera e propria scuola nel centro partenopeo. Sul sito http://www.mostrartemisia.it/ le videointerviste relative alla mostra
© RIPRODUZIONE RISERVATA