Cultura e Spettacoli
Mercoledì 21 Gennaio 2009
La scintilla di Volta
per la bella cantante
E' in libreria il volume, tra storia e romanzo, dell'amore del fisico comasco per il soprano Marianna Paris ("Il professore e la cantante", Bollati Boringhieri). L'autore, Paolo Mazzarello, ne racconta la genesi a "La Provincia"
Come storico della medicina sono sempre stato affascinato dalle storie umane, con risvolti affettivi ed emotivi intensi. Mi ha sempre appassionato studiare la complessità dell’uomo nelle situazioni emotivamente critiche che considero un settore di studio in sintonia con il mio campo accademico di interessi. Nella storia di Volta ci sono poi vari aspetti legati alla medicina. In particolare il fisico era un protagonista assoluta della scienza elettrica del Settecento che venne precocemente applicata alla cura dei pazienti. Questo libro è nato dal desiderio di raccontare l’intreccio fra passione e scienza in uno dei periodi più drammatici della vita di Alessandro Volta. L’animo umano si rivela bene nei momenti di tensione, quando tutto si rivolta contro i suoi desideri, o quando si ribella al destino contro ogni speranza, oppure nel momento in cui accetta la necessità della propria sorte, facendola propria con nuove forze. L’intensa storia d’amore di Alessandro Volta scaturisce da una sorta di continuità, di fluidità, che percorre circolarmente l’elettrologia, i salotti settecenteschi e le donne, in un movimento ricorsivo, fra scienza e vita, svelato dalle opere dello scienziato, dal suo epistolario, dai suoi incontri, così come ci vengono testimoniati da diverse fonti, e dalle poche frammentarie notizie sopravvissute su Marianna Paris, la cantante di cui si innamorò. Di tutto il materiale ho fatto ampio uso per la stesura del libro cercando di ricomporre in un quadro unitario queste diverse componenti, mantenendo un registro narrativo, che nulla toglie al progetto del saggio scientifico, ma che meglio cattura la complessità e la ricchezza umana della storia.
(Scrittore e professore di Storia della medicina all’Università di Pavia)
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