Lettura per ricordare la strage
San Fedele ospita le “Trame ordite”

Como: il pensiero è rivolto alla famiglia comasca annientata dalla bomba di Bologna

Dal 1980, ogni 2 agosto il Paese si ferma. Si ferma alle 10.25 per ricordare «l’impresa più criminale che sia avvenuta in Italia», nelle parole dell’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini. La bomba alla stazione di Bologna provocò 85 morti, più di 200 feriti e suscitò uno sdegno unanime che, se non altro, pose momentaneamente fine a una stagione che si è aperta cinquant’anni fa. Tra le vittime anche Anna Bosio, Carlo e Luca Mauri, famiglia comasca che, come tante altre persone coinvolte nell’esplosione, stava andando al mare.

Stasera alle 21 la basilica di San Fedele ospiterà “Trame ordite. La tessitura della violenza. Memoria delle vittime: Strage di Bologna 1980”, un testo di Gerardo Monizza letto dall’attrice Laura Negretti con l’accompagnamento musicale del violoncello di Valentina Turati. «Sabato 2 agosto 1980, alle ore 10 e 25, una bomba esplode nella sala d’aspetto della Stazione centrale delle Ferrovie dello Stato a Bologna. Ottantacinque sono le vittime, centinaia i feriti – anticipano le note del testo - L’atto terroristico è l’ultimo di una serie che ha insanguinato l’Italia; non l’ultimo nel mondo... Tra le vittime di Bologna muore una famiglia comasca: padre, madre e figlio di sei anni. Erano per caso su quel treno. Il racconto “Trame ordite” riunisce alcune testimonianze e riprende i tragici momenti vissuti in quei giorni dell’agosto 1980. A 39 anni dalla strage, NodoLibri e l’Università popolare di Como ricordano Anna, Carlo e il piccolo Luca nell’anniversario del tragico evento». Ingresso libero.n 
A. Bru.

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