Cultura e Spettacoli / Como città
Mercoledì 03 Luglio 2013
Lirica made in Corea
in scena al Sociale
“Spring Spring” stasera alle 19.15 al Sociale (e non a Villa Olmo). Lo spettacolo musicale dai toni e colori leggeri
Un’opera lirica dell’altro mondo. A dimostrazione che il teatro musicale è una forma d’arte universale - melodramma, musical, opera lirica o altro che lo si voglia chiamare - il festival “Como città della musica 2013” propone stasera, alle 19.15 (ingresso libero), al Teatro Sociale e non, come annunciato, nel parco di Villa Olmo la produzione più originale: “Spring, Spring”, opera lirica basata sulle tradizioni della cultura coreana.
Geon-Yong Lee, compositore cresciuto musicalmente prima al Liceo di Musica e Arte e all’Università di Seoul, poi con con Heinz Werner Zimmermann alla Frankfurter Musik-hochschule di Francoforte, oggi rettore dell’Università Nazionale delle Arti di Corea, ha musicato il racconto “La primavera, la primavera” scritto dal più importante scrittore coreano della prima metà del Novecento, Yoo-Jung Kim. Partendo dalla vicenda leggera e ironica del conflitto tra un vecchio contadino avaro e il suo futuro genero, cui viene promesso il matrimonio con la di lui figlia purché continui a lavorare la terra gratuitamente, Geon-Yong Lee ha creato uno spettacolo di teatro musicale dai colori e toni leggeri, nel quale una musica melodiosa e orecchiabile si unisce a inserti coreutici tradizionali della tradizione coreana.
Il racconto breve di Yoo-Jung Kim, pubblicato nel 1935, è considerato un capolavoro della letteratura coreana moderna, per l’uso di un linguaggio colloquiale asciutto e di una scrittura semplice che accresce l’umorismo del bizzarro scontro tra i personaggi, provocando incessanti risate durante tutta la storia.
Un format occidentale
Geon-Yong Lee adatta le modalità di rappresentazione coreane tradizionali al “format” dell’opera occidentale con arie che sfoggiano il distintivo senso dell’umorismo coreano e un ritmo sempre variante delle percussioni. In tutta la sua carriera di compositore, fin dal ritorno in patria dall’Europa negli anni Ottanta, Geon-Yong Lee si è impegnato per contrastare il modernismo che si diffondeva prepotentemente: con il suo gruppo La Terza Generazione si è concentrato a comporre musica che mantenesse viva e rappresentasse l’identità vera del proprio continente e della Corea in particolare, producendo un importante repertorio sperimentale basato su forme e suoni tradizionali, oltre a un significativo repertorio corale testimone durante i difficili momenti di fine anni Ottanta.
Uno sforzo imponente
Al Sociale la produzione della Grand Opera Company realizzata con il sostegno del Ministero delle Arti, Fondazione Culturale di Busan, di Corea per la direzione musicale di Keum-Ryun Jeong, la regia di Ji-Whan Ahn e un cast composto da Jichul Chung (il vecchio Oh), Mantaek Ha (Gil-Bo), Soonyoung Kim (Soony), Seoeun Wang, cantante dello stile tradizionale coreano Pansori (la moglie Anseong). Al pianoforte Sojung Lee. Opera in lingua coreana con sovratitoli in italiano. n
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