Nocenzi, dalle canzoni alla poesia. I suoi testi in uno spettacolo a Torino

Personaggi Viola, figlia del fondatore del Banco del Mutuo Soccorso, sperimenta nuove strade. «Ho bisogno di scrivere senza pensare alla musica, ma solo a quello che voglio esprimere»

Dalla canzone alla poesia, dalla musica al teatro, la carriera di Viola Nocenzi ha intrapreso un’inattesa quanto gradita svolta. L’artista figlia d’arte - il padre è Vittorio Nocenzi, fondatore e guida, ancora oggi, del Banco del Mutuo Soccorso, una delle più importanti band della storia del rock italiano - è cantante, autrice, pianista, apprezzatissima docente che ha formato tantissimi cantanti.

Una carriera recente

Nell’autunno del 2020 è uscita la sua prima opera solista, “Viola”, che ha ricevuto ottime recensioni ed è diventata un oggetto di culto tra i fan. Ma la pandemia ha messo un freno a tutto: «È stato proprio durante questa interminabile pausa imposta dall’emergenza sanitaria che ho iniziato a scrivere poesie. Ho sempre scritto, testi per canzoni, ma non solo, recentemente anche rubriche per alcune testate, ma nel corso di questi ultimi due anni c’è stata questa riscoperta della poesia senza pensare alla musica, ma solo a quello che volevo esprimere in un momento inedito della mia vita».

Viola Nocenzi, infatti, sta scrivendo per il quotidiano “La Sicilia”, ma la collaborazione più originale è quella per SkyTg24: «Mi sono state chieste delle playlist narrative, dei veri e propri flussi musicali legati da un filo poetico e onirico». Poco più di un anno fa, inoltre, era stato pubblicato il libro “Pensiero Viola”, scritto a quattro mani con il giornalista Leonardo Lodato, una conversazione letteraria che spazia sui temi dell’arte, della musica, della vita.

Ma la poesia è una nuova forma espressiva, che ha già ottenuto riscontri importanti. «Alcune mie liriche inedite sono entrate a fare parte di “Ecoagorà”, uno spettacolo itinerante multidisciplinare, che mescola arte, teatro, danza e musica». Si tratta di un progetto ideato e promosso da Biancaneve, Assemblea Teatro, Pav - Parco arte vivente e Associazione Teatrale Orfeo, realizzato nell’ambito del programma “Attività di spettacolo dal vivo nelle periferie” con il sostegno del Ministero per la cultura e della Città di Torino, dove è stato rappresentato in più occasioni.

Uno show ecologico

Lo spettacolo ruota attorno all’omonima installazione di Piero Gilardi, maestro dell’arte povera e fondatore del Pav: un piccolo anfiteatro ottagonale che ospita, oltre agli attori in scena, «oggetti simbolici della riconversione ecologica, attrezzi e dispositivi tecnologici per l’agricoltura biologica e per le energie alternative, alimenti naturali e manufatti creativi». Sotto la guida del regista Renzo Sicco, artisti come Eugenio Cesaro, degli Eugenio in Via di Gioia, e la coreografa Valentina Gallo, propongono un percorso vocale e sonoro, di musica, canzone, drammaturgia e poesia e in questa parte si inseriscono i testi di Viola Nocenzi, «scritti a Como, che è la mia città d’adozione e a cui sono legatissima, anche se il lavoro e gli affetti mi hanno portato a varcare il confine, verso la Svizzera». Ma non si tratta certo di abbandonare la musica: «Anzi, l’anno scorso ho avuto una grandissima soddisfazione cantando “L’amore accade” nell’ultimo album del Banco, “Orlando”. È la prima volta che in una canzone del gruppo c’è una voce solista femminile e le reazioni sono state positive e lusinghiere».

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