Cultura e Spettacoli
Mercoledì 19 Agosto 2009
Pivano racconta Hemingway
I suoi ricordi in sei video
Profonda commozione per la morte dell'americanista che fece conoscere gli scrittori americani agli italiani, a partire dai primi anni Quaranta del Novecento. Il 20 agosto ci sarà il saluto di Milano, il 21 i funerali a Genova. Ma tanti amici, da Vasco Rossi al presidente Napolitano, da Dori Ghezzi al poeta Edoardo Sanguineti, l'hanno voluta ricordare con affetto. Noi vi proponiamo, oltre a una selezione di questi "addii", anche sei video tratti dalle Teche Rai, contenenti preziose testimonianze della Pivano. Dai ricordi d'infanzia all'incontro "fatale" con Hemingway
Sarà aperta il 20 agosto la camera ardente per Fernanda Pivano nella casa di cura Don Leone Porta di via Boscovich, a Milano, dove la scrittrice è morta la sera del 18 agosto. La salma verrà poi trasferita a Genova, dove saranno celebrati i funerali, il 21 agosto alle 11, nella basilica Santa Maria Assunta di Carignano. La Pivano verrà poi sepolta nel cimitero di Staglieno dove riposa la madre.
Mentre il Comune di Milano intende promuovere un premio nel suo nome, la Bompiani annuncia l’uscita, tra fine anno e gennaio 2010, del secondo volume della sua biografia. Il nuovo tomo dei «Diari» comprende il periodo che va dagli anni Settanta ad oggi (il primo volume portava le date 1917-1971): era stato consegnato alla Bompiani, che la pubblica nei Classici, un mese fa dal curatore Enrico Rotelli. Tanti i messaggi di affetto per "Nanda" da parte dei suoi amici famosi, di cui diamo qui una selezione, non meno che da parte dei tanti giovani che l’hanno ricordata con messaggio o video su Youtube.
Vasco Rossi (cantante, musicista)
«Nanda sarà sempre la nostra ragazza. Anche ora che se ne è andata a raggiungere i suoi eroi nel cielo, Fernanda Pivano non morirà perchè è stata una fonte d'amore che ha fatto scoprire a me, come a moltissimi, la letteratura americana, ma ha anche insegnato al mondo l'amore per le cose belle e l'amicizia». Vasco Rossi ricorda così la sua amica Fernanda Pivano alla quale è stato legato da un rapporto di grande affetto reciproco. «La morte di Fernanda - prosegue Vasco Rossi, che ha intenzione di partecipare al suo funerale - non è una perdita solo per l'Italia perchè con lei se ne va un pezzo importante di un mondo che oggi sembra ancora più lontano. Un'amica di grande saggezza, intelligenza e bontà che, per fortuna, non sarà mai dimenticata».
Elisabetta Sgarbi (responsabile editoriale della Bompiani)
Elisabetta Sgarbi ricorda «la grande energia della Nanda, quella che aveva ancora sino a poco tempo. Ricordo alla Milanesiana, dove avevamo portato con grande orgoglio il premio che porta il suo nome, Fernanda Pivano, e che abbiamo consegnato a giugno al Erica Jong, sua amica che lei aveva contribuito tanto a far amare in Italia. La verità è che era mossa da una passione coinvolgente, ed era capace di restituire moltiplicata la vitalità che poteva trasmettergli chi aveva a che fare con lei condividendo l'amore per la letteratura, chi le proponeva qualcosa che le piacesse. Sempre con una giovinezza mentale stupefacente e una spietatezza di giudizio, un carattere e deciso».
Dario Fo (premio Nobel per la letteratura)
«Una donna straordinaria, una mente straordinaria, di un'intelligenza rara»: così Dario Fo, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, commenta la scomparsa di Fernanda Pivano. «Ci conoscevamo bene, abbiamo partecipato entrambi a incontri e dibattiti in varie occasioni, ma soprattutto l'ho incontrata spesso in privato. Dire addolorato è riduttivo e banale», ha aggiunto il Premio Nobel. «Il suo senso civile era altissimo. Ha partecipato a lotte e battaglie senza risparmiarsi mai, prendendo sempre posizioni chiare e nette sia in ambito politico sia in ambito culturale. Ha lasciato dei segni che rimarranno per sempre ed è questa la cosa più importante».
Lawrence Ferlinghetti (poeta della Beat Generation)
«Sono profondamente rattristato. Non è solo una perdita personale, Fernanda era stata una grande amica, ma è anche una perdita per la letteratura internazionale». Così Lawrence Ferlinghetti, grande vecchio della Beat Generation, ricorda la Pivano, scomparsa ieri, in un'intervista al quotidiano «La Repubblica». Lo scrittore parla dei suoi due incontri con la Pivano a San Francisco, il primo negli anni ruggenti della Beat: «Fernanda - dice - voleva diventare la narratrice di questa nuova corrente letteraria e dello stile di vita che l'accompagnava. Devo dire che capì subito lo spirito e riuscì a trasmetterlo». Ferlinghetti ricorda il primo incontro con la scrittrice anche in un'intervista a «La Stampa»: «Venne a trovarmi nella mia casa di Potrero Hills e leggemmo assieme "L'urlo" (di Allen Ginsberg, ndr). Lei lo ascoltava per la prima volta e ne rimase incantata. Anzi, scoperto Allen, si dimenticò un pò di me, non mi pare fosse molto entusiasta dei miei scritti. E si mise a promuovere soprattutto lui». Della Pivano, Ferlinghetti dice ancora che «era una donna molto leale, dotata di grande tenacia e curiosità. Era anche un'ottima traduttrice. E una persona molto umana e calorosa».
Gianna Schelotto (psicoterapeuta e scrittice)
Trasgressiva, allegra, spontanea, capace di leggere tra le righe quindi intuitiva, curiosa. Così per la psicoterapeuta genovese Gianna Schelotto era Fernanda Pivano, «una donna che possedeva l'energia di una ragazzina, affamata di affetto, capace di riuscire a farsi adorare».
Per i suoi 80 anni, la Schelotto organizzò una festa di compleanno che fu memorabile.
Giorgio Napolitano (presidente della Repubblica)
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla famiglia Pivano un messaggio di cordoglio: «Apprendo con commozione - scrive - la triste notizia della scomparsa di Fernanda Pivano fine intellettuale che, lungo un appassionato percorso, è stata protagonista della cultura italiana. Sensibile sostenitrice delle relazioni con la letteratura straniera e segnatamente di quella americana, Fernanda Pivano ha dato un contributo straordinario alla capacità della cultura italiana di tessere e coltivare rapporti che hanno arricchito il nostro patrimonio e favorito intensi scambi letterari con il resto del mondo. Con sentimenti di riconoscenza - conclude Napolitano nel messaggio - partecipo al dolore della famiglia e al cordoglio di quanti ne hanno conosciuto e apprezzato l'opera».
Franz Di Cioccio (musicista)
«Era la nostra ragazza rock». Franz Di Cioccio, leader della Pfm, parla così di Fernanda Pivano nel giorno della sua morte ricordando la sua collaborazione al disco «Serendipity» del 2001 per il quale la Nanda scrisse un brano di cui cantò anche un inciso con la Pfm.
«Serendipity è l'arte di scoprire ciò che non sapevi e conosci casualmente. Per questo disco la Pivano - racconta Di Cioccio - ha scritto un brano bellissimo con molti slang di lingue diverse come a dire che il mondo le avrebbe usate tutte. La Nanda voleva abbracciare tutto il mondo. Dopo John Lennon era la persona che più di tutti aveva nel cuore la pace. Di quel brano ha cantato con me nell'inciso per questo dico che era la nostra musa, la nostra ragazza rock. L'unica donna che ha cantato con la Pfm».
Dori Ghezzi (musicista, cantante)
«Sono quelle persone straordinarie che ci regala il cielo ogni tanto e che se ne vanno. La Nanda è una parte dell'universo, non una piccola parte di me che se ne va». Dori Ghezzi, grande amica di Fernanda Pivano, con cui ha condiviso tanti giorni insieme a Fabrizio De Andrè, parla dell'autrice che ha fatto conoscere in Italia i più grandi scrittori americani, morta il 18 agosto. Fernanda Pivano «ci ha insegnato un linguaggio universale che annullava tutte le distanze. Si faceva capire, dai più giovani a tutti gli altri» continua Dori Ghezzi, che qualche giorno fa è tornata dalla Sardegna per starle vicina.
Edoardo Sanguineti (critico letterario, poeta)
Fernanda Pivano fu l'origine dell'amicizia tra il grande Ungaretti e Edoardo Sanguineti. È lo stesso poeta genovese Edoardo Sanguineti che ne ricorda i motivi, a poche ore dalla scomparsa della traduttrice genovese. «Pivano aveva letto alcune mie poesie giovanili ancor prima che entrassero nel mio primo libro - ha detto Sanguineti -, versi che erano stati stroncati da Pavese. Era giovanissima, allora. Ma mi scrisse: "È chiaro che a Pavese non possono piacere questi versi, è lontano mille mondi da questo. Non è l'uomo giusto. Se qualcuno può essere interessato a quello che lei fa può essere solo Ungaretti". Aveva ragione». Sanguineti ricorda che Ungaretti, tramite Palazzeschi aveva ritrovato una sua simpatia verso il disordine delle avanguardie.
«Ungaretti portò quel libro di poesie al Viareggio - ricorda Sanguineti -. Spesso io e Pivano non eravamo d'accordo, ma questo non ha mai scalfito quel mio ricordo grato nei suoi confronti».
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Una vita straordinaria
tra i grandi narratori
Non era solo una traduttrice competente e capace di intuire il talento degli autori che studiava. Di Fernanda Pivano gli amici ricordano la grande umanità, la simpatia, la solarità. Ecco "Nanda" in alcuni video tratti dal sito delle Teche Rai:
Ricordi
http://mm4.rai.it:8080/asxgen/clip2/teche/videoasf/2007_2/p10.asf
Ricordi d`infanzia
http://mm4.rai.it:8080/asxgen/clip2/teche/videoasf/2007_2/p21.asf
Un ricordo di De Andrè
http://mm4.rai.it:8080/asxgen/clip2/teche/videoasf/2007_2/p23.asf
L`incontro con Hemingway
http://mm4.rai.it:8080/asxgen/clip2/teche/videoasf/2007_2/p22.asf
La verità
http://mm4.rai.it:8080/asxgen/clip2/teche/videoasf/2007_2/p17.asf
Kerouac
http://mm4.rai.it:8080/asxgen/clip2/teche/videoasf/2007_2/p13.asf
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