Quei “100 fotografi”
che aiutano Bergamo

L’iniziativa, che durerà fino a domenica, ha raccolto in realtà l’adesione di oltre 200 artisti: opere in vendita online per aiutare l’ospedale “Papa Giovanni XXIII”

Si intitola “100 fotografi per Bergamo” l’iniziativa lanciata dal magazine e community milanese Perimetro e dal suo fondatore Sebastiano Leddi ma, in realtà, i fotografi coinvolti sono più di 200.

Un’operazione dal cuore grande, che ha coinvolto l’intero mondo della fotografia con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare ai reparti di rianimazione e terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo ad oggi la città colpita in maniera più significativa dall’epidemia di Covid-19. Nomi nazionali e internazionali prestigiosi e importanti, che hanno accolto con entusiasmo l’invito di Leddi, mettendo a disposizione una loro immagine, acquistabile QUI al costo di 100 euro l’una, come Adam Broomberg and Monika Orpik, Arianna Arcara, Mattia Balsamini, Dario Catellani, Susan Meiselas, Maria Clara Macrì, Emilio Tini, Ilaria Magliocchietti Lombi, Chiara Mirelli e Mattia Zoppellaro, senza dimenticare eccellenze del calibro di Davide Monteleone, Paolo Roversi, Alex Majoli, Oliviero Toscani, Michelangelo Di Battista, Toni Thorimbert, Giampaolo Sgura e Maurizio Galimberti.

L’iniziativa, che nei primi quattro giorni ha raccolto 350mila euro e ad oggi ha toccato il tetto dei 500mila, vede anche la partecipazione dell’artista milanese Alice Pedroletti che, dopo una lunga carriera come fotografa nell’ambito della musica, della comunicazione e dell’editoria, da diversi anni ormai lavora prevalentemente nell’arte contemporanea portando avanti progetti di ricerca in diversi ambiti quali la geografia dei territori, l’archiviazione come pratica artistica e il rapporto tra fotografia, scultura e pubblico.

«L’idea del progetto è nata dal contatto tra Sebastiano e un suo carissimo amico che lavora proprio in terapia intensiva all’Ospedale di Bergamo – racconta Alice – e che gli ha chiesto una mano, viste le condizioni difficili in cui versa il reparto. Sebastiano ha così contattato, inizialmente, gli artisti più vicini a lui e poi, grazie al passaparola, la cerchia si è allargata fino ad arrivare a più di duecento partecipanti. Quando mi ha chiamato e mi ha chiesto se la cosa mi interessava, ovviamente gli ho detto di sì e ho deciso di mettere a disposizione un’immagine iconica della mia precedente vita e carriera, l’opera che è poi diventata la copertina dell’album “Mentre tutto scorre” dei Negramaro. Ovviamente ho avvertito della cosa sia la band che la casa discografica Sugar, i quali hanno accolto con grande entusiasmo l’iniziativa».

Un impegno intriso di profonda solidarietà e attenzione, quello profuso dagli artisti, ai quali, ogni volta che c’è un “problema”, come ha avuto modo di sottolineare Alice Pedroletti, viene chiesto di metterci “una pezza”. «Trovo molto singolare che, ogni volta che c’è bisogno di fare beneficenza, si chiede agli artisti di prestarsi. Lo facciamo tutti molto volentieri ma fa riflettere che in Italia, così ricca di cultura, arte e storia, quando siamo noi ad essere in difficoltà non ci siano finanziamenti, aiuti, riconoscimenti o incentivi. Momenti così faticosi ci devono insegnare che, in futuro, non si potranno più accettare tagli a cultura, sanità ed educazione, perché sono i tre principi fondamentali su cui si basa il nostro Paese». L’iniziativa “100 fotografi per Bergamo” durerà fino a domani, 5 aprile.

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