Cultura e Spettacoli
Giovedì 23 Aprile 2009
Quel disegno è di Leonardo?
"Sì, vi spiego perché"
Ernesto Solari, critico d'arte comasco, ha presentato a Milano, al Circolo della Stampa, l'ipotesi che un disegno a carboncino sia del genio vinciano e raffiguri il volto di S. Anna, come nel celebre quadro del Louvre
Quel ritratto è di Leonardo? Il comasco Ernesto Solari, storico dell’arte, ha presentato ieri a Milano, al Circolo della stampa, l’ipotesi che un disegno a carboncino sia del genio Vinciano e raffiguri la testa di Sant’Anna, del celebre dipinto conservato al museo del Louvre. Il disegno, su carta cinquecentesca, è a carboncino con lumettature a gesso e biacca, è di 209x167 millimetri e raffigura la testa di Sant’Anna, come appare nel celebre dipinto di Leonardo conservato al Louvre. Finora il disegno era stato attribuito a Bernardino Luini, uno degli allievi di Leonardo a Milano. Il professor Solari ritiene tuttavia che gli studi in corso sul disegno stiano rendendo possibile una diretta attribuzione al maestro. A conferma dell’ipotesi lo studioso porta innanzitutto il fatto che questo disegno è il più bello e il più simile al dipinto definitivo, fra i disegni conosciuti di questo soggetto. Poi vengono le indagini scientifiche, che hanno stabilito che la carta è la stessa usata da Leonardo. L’esame della fluorescenza ha trovato traccia del nome «Leonardo» incisa sul foglio, dopo che il segno della matita è scomparso. Sono risultati anche altri piccoli disegni sullo stesso foglio, come spesso faceva Leonardo, e altri indizi che riportano al maestro. L’esame più importante, però, è ancora in corso e tende a stabilire se a disegnare sia stato un mancino, come era Leonardo. Quanto alla ricostruzione storica, si sa per certo che a fine Settecento il disegno era venuto in possesso di un noto studioso dell’epoca, il gesuita Pellegrino Lanzi, che lo aveva avuto a Milano. In seguito vi erano stati altri passaggi di proprietà, sempre con l’attribuzione a Bernardino Luini, e ora il disegno è in una collezione privata italiana. L’ipotesi del professor Solari, che ha trovato il parere favorevole del professor Carlo Pedretti, massimo studioso internazionale di Leonardo, si basa sulla considerazione che gli unici due studi della Sant’Anna fin’ora noti, hanno solo una lontana somiglianza con il dipinto originale e che la loro attribuzione non è certa. Gli unici due documenti reali che possono suffragare quell’ipotesi rimangono infatti gli studi che sono a Venezia, come racconta Solari: «il professor Carlo Pedretti mi aveva consigliato di fare un confronto con un altro studio che si trova all’Accademia di Venezia, cosa che ho fatto. Lui stesso poi mi scrive che si tratta di opera molto diversa, meno importante, meno forte di quello che abbiamo in mano».
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