“Qui pro quo”: è l'avanguardia

La Sgarbi irrompe nell’Arena

Non c’è manifestazione di ampio respiro senza qualche “fuori programma”. Per il “Lake Como Film Festival” il contrattempo riguarda Elisabetta Sgarbi: per un impegno inderogabile a Milano, la regista non sarà presente al previsto incontro pomeridiano, ma accompagnerà comunque la proiezione del suo “Qui pro quo” stasera, alle 21.30 (biglietto unico a 8 euro per tutta la serata).

Si tratta di una presenza per certi versi necessaria, la sua, perché questo documentario “osa” affrontare il tema dell’Avanguardia. Accompagnate dalle musiche di Franco Battiato, scorrono dichiarazioni e pensieri di intellettuali come Umberto Eco, Rossana Rossanda, Ludovico Corrao, Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva, Angelo Guglielmi , Enrico Ghezzi, ma parlano anche giovani artisti ed esponenti di quelle stesse Avanguardie indagate dalle domande di Eugenio Lio.

Un documentario di poco più di un’ora che lascia spazio, quindi, a una seconda proiezione: dal “paesaggio culturale” della Sgarbi a quello descritto dal regista polacco Jerzy Skolimowski in “Essential Killing”. Una storia moderna, fatta di paura e tensioni ben descritte dal volto allucinato di Vincent Gallo.