Cultura e Spettacoli
Giovedì 02 Aprile 2009
"A chorus line", il sogno di gloria
In scena al Sociale il papà del talent show
Il 3 aprile a Como il glorioso spettacolo che ha fatto incetta di consensi anche al cinema con Michael Douglas
Torna il 3 aprile grande musical al Teatro Sociale in attesa di conoscere il programma del secondo festival Como città della musica - Impronte di suoni che si terrà dall’1 al 18 luglio 2009 e che presenterà, oltre alla lirica, al balletto, a un concerto sinfonico anche un grande show in stile Broadway (e il direttore Barbara Minghetti ha anticipato che aumenteranno gli eventi in calendario, ma anche quelli collaterali).
Il musical nel musical
Il 3 aprile il sipario in città si aprirà su A chorus line di Michael Bennett nell’allestimento di Luis Villabon per la Compagnia della Rancia diretto da Baayork Lee e Saverio Marconi. Le canzoni di Edward Kleban (testi) e Marvin Hamlish (musiche) per il libretto di James Kirkwood e Nicholas Dante hanno raggiunto la popolarità internazionale grazie al film tratto dalla pièce, diretto da Richard Attenborough e con una star d’eccezione come Michael Douglas.
Ma la pellicola, per certi versi, non rendeva giustizia a un testo che, nel segno del pirandelliano “teatro nel teatro”, portava il “musical nel musical”, con diciassette ballerini impegnati in un’audizione per entrare a far parte dell’ambita “chorus line” di un futuro grande allestimento. Il regista Zach e il coreografo Larry, qui interpretati rispettivamente da Christian Amadori e Andrea Cerchia, sono arrivati a quel numero scaramantico dopo una prima, drastica selezione, ma c’è posto solo per quattro uomini e quattro donne. Naturalmente tutti i “concorrenti” vogliono quel ruolo e, già qui, si comprende come questo musical di lunghissimo corso (la prima si tenne a Broadway nel 1975) abbia anticipato, per certi versi, i “talent show” che imperversano oggi.
Il pubblico si appassiona alle vicende di tutti questi ragazzi che raccontano la propria vita, che sperano in un futuro nello spettacolo, dove tutti hanno sognato, almeno una volta, di mettere piede, anche se nel coro. E la realtà è alla base di questa storia: l’idea base è nata nel ’74 durante un seminario in cui diversi ballerini raccontavano al pubblico le loro esperienze.
Un successo immediato
Fin dalla prima A chorus line è stato accolto con grandissimo favore dalla critica e dal pubblico, merito, certo, delle belle musiche di Hamlish, uno dei pochi compositori ad avere vinto tutti i premi possibili (Oscar al cinema con La stangata e Come eravamo, Emmy in tv, Tony e Pulitzer, entrambi proprio per questa partitura), ma merito anche della dinamica del musical che fa sì che il pubblico in sala si senta coinvolto nelle vicende umane di quelli che all’inizio sono semplici sconosciuti e che diventeranno amici.
Alessio Brunialti
"A chorus line", 3 aprile alle 21, Teatro Sociale, biglietti da 16 a 33 euro, infotel.: 031/270171.
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