"Oltre Cappuccetto Rosso"
Grandi temi per piccoli spettatori

Il 22 e il 23 novembre al Sociale incontri e spettacoli di qualità per i ragazzi

Dici convegno e pensi ad un incontro per addetti ai lavori, da affrontare magari con un nascosto brivido di noia.
Si discosta da questa immagine Oltre Cappuccetto Rosso, la due giorni di studio e spettacolo, che comincia il 22 novembre, al teatro Sociale di Como, su iniziativa dell’assessorato alla cultura della Provincia di Como, del teatro Sociale e dell’assessorato alle politiche educative del Comune. La manifestazione, che rientra nella 24° edizione di Sipario Incantato, è dedicata a quel mondo ricco e variegato che è il teatro ragazzi.

Si recitano morte e legalità
Una realtà in cui Como, con compagnie di valore, si candida ad esercitare  un ruolo non secondario, per spettacoli, scelte e metodologie. Il convegno, che ha la direzione artistica di Mario Bianchi,  è aperto al pubblico (in particolare a insegnanti, genitori, operatori, studenti degli istituti superiori) e presenterà, interventi di importanti relatori, ma anche due momenti di spettacolo gratuito. Gli appuntamenti con il palcoscenico sono fissati per il 22 alle 20.30 e il 23 alle 17.30. Si comincia con La quinta stagione, proposto dal Teatro Città Murata, in coproduzione con i Teatrini di Napoli. Si tratta di un lavoro molto delicato e ambizioso, che ha per tema nientemeno che il “distacco definitivo”, conclusione inevitabile della vita, letto con grazia e sensibilità per farne comprendere l’esistenza e almeno in parte, il significato, ai bambini. Il 23 poi ecco Taniko. La favola della grande legge.
Qui la compagnia Libera Scena Ensemble di Napoli, propone un tema “difficile” declinato a misura di ragazzi, ovvero una riflessione sull’apparente contrasto tra bene comune e bene individuale. L’ingresso alle due pièces è libero e consigliato a bambini oltre i sette anni. La scelta degli spettacoli fa anche comprendere in che direzione verta il convegno. Con il titolo Oltre Cappuccetto Rosso, si vuole infatti  intendere come il teatro ragazzi possa uscire dagli steccati di una produzione stereotipata per l’infanzia. Il linguaggio universale e penetrante del teatro può parlare a tutti, anche ai piccoli, di temi complessi, con i giusti linguaggi e la corretta sensibilità. Al convegno nel pomeriggio di sabato dalle 14.30 alle 19, come detto, parteciperanno: Giorgio Scaramuzzino, del Teatro Archivolto di Genova, la psicologa Monica Delmonte e da gente di teatro, da Lisa  Ferrari di Pandemonium Teatro, di Bergamo a Pino Di Bello, comasco di Anfiteatro. Dopo il break, ancora autori, registi da varie parti d’Italia. Un intervento di Mario Bianchi chiuderà i lavori. Info: www.provincia.como.it.
Sa. Ce.

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