Rodriguez “Sugar man”
A Milano suona la leggenda

Live del cantautore americano anti-apartheid all’Auditorium. In un film diventato un cult la sua vita da artista al margine

Arriva in Italia il mito Rodriguez, artista dimenticato per quarant’anni e riscoperto grazie alla ricerca di un pugno di fan che hanno poi documentato il tutto nel film premiato con l’Oscar “Sugar man”.

L’artista si esibirà stasera a Milano all’Auditorium di largo Mahler, per una performance da tempo “sold out”.

Una bella soddisfazione per Sixto Rodriguez, settanta primavere trascorse ai margini della scena musicale. Ha realizzato due dischi, passati totalmente inosservati, all’inizio degli anni Settanta, ed è tornato nell’ombra, come è accaduto a innumerevoli, sfortunati artisti che pure avrebbero meritato ben altra attenzione.

La sua vita in televisione

Ma con un percorso improbabile e rocambolesco, raccontato dal documentario, qualche copia dei suoi lavori è approdata nel Sud Africa dell’Apartheid dove, senza che il buon Sixto ne sapesse nulla, è diventato un autentico mito per i suoi testi anticonformisti, diventati una bandiera per la lotta della popolazione nera.

Si diceva che fosse morto in circostanze misteriose, le sue poche immagini erano venerate come santini e lui stesso considerato alla stregua di un semidio.

Questo finché un fan particolarmente intraprendente si è messo in testa di venire a capo di questa storia, scoprendo che il semidio era vivo e vegeto e che non se la passava troppo bene, viveva di piccoli lavoretti senza più pensare alla musica.

Il resto è storia recente: il film, l’Oscar, il passaparola, la colonna sonora e poi le ristampe dei suoi due dischi, i primi tour internazionali di fronte a un pubblico osannante, colpito dalla parabola di questo artista umile armato di un pugno di splendide canzoni.

Se esiste una giustizia poetica, lui ne è stato investito in pieno.

Questa sera all’Auditorium di Milano sarà l’occasione per godersi la musica di un talento rimasto nel buio per troppo tempo, e ora restituito a un pubblico che aspettava di riascoltarlo ormai da molto tempo.n 

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