Salardi il precursore
Ha ispirato Renzo Piano

Dalle Grafiche Marelli una monografia che rilegge l'opera dell'astrattista lariano

Lavoratore indefesso e insegnante esigente, uomo forte e ipersensibile... Tra le tante definizioni che vengono date di Alfonso Salardi nella nuova monografia, appena stampata dalle Grafiche Marelli di Como, manca quella di precursore. Ma non c’è neanche bisogno di scriverla, perché le immagine parlano da sole: disegni, quadri e bozzetti realizzati dal grande astrattista tra il 1945 e l’80 anticipano i profili di importanti architetture contemporanee, come il nuovo quartiere fieristico di Milano (2004), il museo Guggenheim di Bilbao (1997) e l’Opera House di Santa Cruz (2003).
L’analoga delle forme, evidenziata dal confronto tra le foto delle opere di allora e degli edifici di oggi, diventa impressionante nel caso del porto di Genova. Non per niente citato in una relazione del direttore dell’Accademia Galli, nonché presidente del Centro Volta, Clemente Tajana, pubblicata in apertura del volume. «Alfonso Salardi - scrive Tajana - è uno studioso che, sia nel figurativo che nell’astratto, ricerca "drammaticamente" la quarta dimensione, quella del tempo. Era potenzialmente anche architetto e lo dimostrano i suoi interessanti ed inediti schizzi. L’interesse di Salardi verso lo spazio decostruito, è già leggibile nel disegno a matita del Porto di Genova, addirittura del 1945, dove l’artista coglie l’architettura audace delle gru che si intrecciano nel porto in contrasto con la massa della nave e, senza poterlo sapere, anticipa di mezzo secolo le bianche strutture metalliche che l’architetto Renzo Piano eseguirà nel porto». La monografia, amorevolmente curata dal figlio Romano, esalta anche la poliedricità di Salardi, che ha spaziato dagli ex libris alle vetrate. E riassume la vicenda biografica di un uomo che giunto a Como da Carpi con un incarico di insegnamento, non ha più lasciato la nostra città e tanto le ha dato in termini di arricchimento culturale. Certo meriterebbe di essere maggiormente contraccambiato, attraverso iniziative pubbliche per valorizzarne l’opera e il ricordo.

Pietro Berra

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