Cultura e Spettacoli
Mercoledì 22 Aprile 2009
Scoperta comasca
nelle sabbie di Luxor
L'egittologo comasco Angelo Sesana ha partecipato agli scavi nell'area del Tempio dei Milioni di anni di Amenhotep II. A "La Provincia" anticipa i contenuti della conferenza in programma, il 24 aprile, al Collegio Gallio di Como.
È anche un po’ comasca la sorprendente scoperta di una necropoli sotto il complesso di Luxor, in Egitto. I risultati di oltre dieci anni di scavi a Luxor, in Egitto, saranno illustrati dall’egittologo comasco Angelo Sesana, in occasione della conferenza che si terrà domani alle 20.45 all’Aula Magna del Collegio Gallio di Como (via T. Gallio, 1, ingresso libero). Durante l’incontro, organizzato dal Centro di Egittologia Francesco Ballerini, dal titolo "L’Undicesima Missione Italiana di scavo presso l’area del Tempio dei Milioni di Anni di Amenhotep II", verranno ripercorse le tappe dalla prima all’ultima missione, con una particolare attenzione alle scoperte più recenti. «A parte il Tempio e le rovine del Tempio», spiega il Sesana, «abbiamo trovato una necropoli soggiacente al Tempio stesso, quindi anteriore, e parleremo del lavoro svolto fino a questo momento. Tra le scoperte più recenti, segnaliamo la presenza di una tomba - all’interno della quale entreremo in occasione della prossima missione di scavo, alla fine di quest’anno -, dove abbiamo trovato diverso vasellame molto bello». Scopo della missione è lo studio approfondito dell’intera area, che copre circa 10.500 metri quadrati e che, fino a questo momento, non è mai stata oggetto di attente analisi. «Alla fine dell’Ottocento un archeologo inglese vi ha lavorato - aggiunge Sesana -, ma si è limitato a un’analisi di superficie identificando solo il nome del Tempio e il nome del faraone a cui apparteneva, senza fare lavori. Il nostro scopo invece è quello di studiare approfonditamente quest’area, di restaurare quello che rimane del Tempio in modo da poterlo rendere fruibile agli eventuali visitatori, e di fornire agli studiosi perlomeno il piano di un tempio della XVIII dinastia (1550- 1300 a.C.)». Non sono infatti molte le notizie pervenuteci su questi Templi funerari, che anticamente si chiamavano "Templi di Milioni d’anni", a testimonianza di un culto faraonico antecedente alla morte del faraone stesso. Attualmente il Centro Ballerini è impegnato nella messa a punto dei risultati degli scavi, in vista della pubblicazione dei dati raccolti in più di dieci anni di ricerche, dove verranno illustrati anche il gran numero dei reperti rinvenuti, materiale che si stima non ancora esaurito: «Pensiamo ci sia ancora qualche sorpresa nell’area sottostante il Tempio», conclude Sesana.
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