Tragico “Ballo in maschera”
Melodramma all’americana

Assente da anni da Como, torna l’opera di Verdi

Nuovo allestimento, ambientato negli anni di Lincoln

È “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi la terza opera lirica in cartellone della Stagione Notte del Teatro Sociale-Aslico di Como, in scena stasera alle ore 20.30 sul palco cittadino (con replica sabato 28 novembre alle ore 20.30). Sono almeno due i motivi di interesse attorno a questo capolavoro. Oltre a mancare da molti anni dal cartellone comasco, l’opera viene proposta in un nuovo allestimento, firmato dal regista Nicola Berloffa: l’azione è trasposta all’epoca di Abramo Lincoln, con la citazione evocativa del Teatro Ford di Washington, dove Lincoln fu assassinato (1865). Rappresentato per la prima volta a Roma, il 17 febbraio 1859, al Teatro Apollo, su libretto di Antonio Somma, il melodramma si svolge a Boston alla fine del 1700.

Atto primo

Alcuni congiurati tramano contro il Conte Riccardo, il governatore della colonia inglese di Boston. Riccardo ama, in segreto, Amelia, la moglie del segretario e amico Renato. Un giudice gli chiede di condannare all’esilio la maga Ulrica. Travestitosi per incontrarla senza farsi riconoscere, Riccardo apprende una profezia tragica: sarà ucciso da un amico che gli stringerà la mano (Renato). Dalla maga si reca anche Amelia, chiedendo una pozione che le dia serenità: viene invitata a recarsi nei pressi di un cimitero, dove cresce un’erba particolare.

Atto secondo

Nella notte, il Conte Riccardo, che aveva assistito di nascosto all’incontro di Amelia con la maga, raggiunge la donna. In lontananza, ecco apparire Renato, sulle tracce dei congiurati che vogliono attentare alla vita del Conte. Renato non riconosce Amelia, dal volto coperto. Sopraggiungono i congiurati che vorrebbero scoprire il volto della donna. Renato si oppone e Amelia, per scongiurare il duello, lascia cadere il velo. Renato è sconvolto e deriso: decide di allearsi con i congiurati.

Atto terzo

Renato cerca vendetta e vuole uccidere la moglie, che lo prega di poter vedere per l’ultima volta il figlio. Sopraggiungono Samuel e Tom: Renato cambia il suo piano. Decide di uccidere il Conte. Frattanto arriva l’invito ad un ballo in maschera «splendidissimo» che si terrà nel palazzo del Conte. Riccardo firma l’ordine di rimpatrio in Inghilterra per Amelia e Renato, prima di recarsi alla festa. Mentre Amelia dice addio all’amante, scongiurandolo di fuggire, Renato gli si avvicina mascherato e lo pugnala. Riccardo muore ma fa in tempo a discolpare Amelia e a perdonare il suo assassino.

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