Cultura e Spettacoli
Giovedì 23 Aprile 2009
Un cantastorie per la Liberazione
I 7Grani in concerto con Trincale
Il "Trovatore d'Italia" che piace a D'Alema e Serra allo Spazio Gloria
Artista vero, cantore della strada, erede di una tradizione antica che qualcuno vorrebbe superata da altri media: i fumetti, il cinema, la tv, tutti devono qualcosa ai cantastorie come lui che raccontavano il quotidiano componendo ballate istantanee accompagnate da pannelli illustrati.
Creditore del signor G
Ma, in qualche modo, anche il “teatro canzone” di Giorgio Gaber è debitore solo che il Signor G si esibiva nelle più belle sale nostrane mentre per Franco Trincale, citando un altro poeta, «la sua casa è il mondo, il suo tetto è il cielo». Il “Trovatore d’Italia” arriva a Como alla vigilia del 25 aprile portando la sua arte allo Spazio Gloria per un evento organizzato dall’Anpi con il circolo Arci Xanadù e Coop Lombardia che vedrà l’artista affiancato anche dai nostri 7Grani, una delle formazioni più interessanti tra quelle emerse nel panorama comasco negli ultimi anni. La vita stessa di Trincale meriterebbe di diventare oggetto di una canzone: è nato a Militello nel 1935, un anno prima del concittadino illustre Pippo Baudo. Quello ha avuto Sette voci e Senza rete, Franco, invece, di voci ne ha più di mille, quelle dei personaggi che ha cantato tra piazza Duomo e San Babila nella Milano raggiunta nel secondo dopo guerra fino al al 2002 quando un’ordinanza comunale gli ha vietato l’uso di amplificatori per “molestia alla cittadinanza e disturbo alle attività”: uno smacco per chi aveva messo alla berlina i fattacci di tangentopoli e che, ancora oggi, continua a stuzzicare i potenti suscitando non pochi fastidi. Ma anche tanti riconoscimenti: di lui si è occupato l’Herald Tribune la sua arte gli ha permesso di ottenere il vitalizio della legge Bacchelli che il Consiglio dei ministri gli ha concesso lo scorso anno per aver “saputo utilizzare significativi elementi di cultura popolare legando il proprio lavoro artistico con la storia di movimenti sociali”.
Ambrogino d’oro
Il sindaco Moratti gli ha conferito l’Ambrogino d’oro e tra i suoi fan annovera Massimo D’Alema e Michele Serra e del suo mestiere dice: «Un cantastorie soffre e gioisce con la gente, canta le gioie e i dolori della gente, che sono le sue stesse gioie, i suoi stessi dolori, poiché il cantastorie è gente.
Lui, soltanto nel suo terreno di lavoro e di lotta, che è la piazza, trova il massimo della sua realizzazione e la libertà di dire. È in piazza, nell’agora, che il cantastorie soffre e canta, a volte delle ore, prima che si avveri quel miracolo, che lui sa si ripeterà, che è quello della gente radunata ad ascoltarlo, gente, “catturata”, non tanto dall’immagine visiva dei suoi colorati cartelloni, o della sua stessa figura, ma dall’interesse dei temi».
Alessio Brunialti
Franco Trincale e 7Grani, 24 aprile, ore 21, Spazio Gloria, via Varesina 72, info: 031/44.91.080.
© RIPRODUZIONE RISERVATA