Cultura e Spettacoli / Como città
Venerdì 03 Febbraio 2023
«Un lavoro tra amici finito su Prime Video»
Ester Montalto L’intervista alla regista comasca del film “Eco” e agli attori del cast Marta Caronti e Marco Posa
Dallo scorso gennaio è disponibile per gli abbonati Prime Video: il film “ECO”, ispirato a fatti di cronaca realmente accaduti, vede protagonista Maria, personaggio interpretato dalla giovane attrice comasca Marta Caronti. La storia racconta del tentativo della ragazza di fuggire dalla famiglia per lasciarsi alle spalle un passato scomodo e ricostruire la propria vita. Diretto da Ester Montalto, attrice e regista comasca, vede la partecipazione di numerosi aspiranti attori del territorio.
A raccontare la genesi del progetto e la sua realizzazione sono proprio Ester Montalto, Marta Caronti e Marco Posa, uno degli altri membri del cast insieme a Michele Pecora, Lilia Mascia, Maddalena Favaron, Maria Luisa Sai, Rosy Giordano, Ilaria San Filippo, Martino Fara, Domiziana Franchini, Daniela Colmano, Simone Paci.
Quando e come è nata l’idea del film, dopo tanti anni di lavoro nel teatro?
Ester Montalto: «Il film è nato da un laboratorio che ha visto partecipare gli allievi - aspiranti attori - che lavorano con me da anni; a causa della pandemia non era possibile incontrarci, ma da un anno avevamo raccolto materiale su alcuni fatti di cronaca per uno spettacolo teatrale e siamo rimasti spiazzati, non avendo idea di quando ci saremmo rivisti. Abbiamo così deciso di modificare il progetto, trasformando il testo in una sceneggiatura, ricreando un teatro di posa all’interno del Teatro Lucernetta e lavorando secondo il protocollo Covid che ci consentiva di girare con uno o due soli attori presenti. Il tema della violenza di genere è stato affrontato partendo da un fatto di cronaca reale accaduto sul territorio, ma la costruzione dei personaggi è avvenuta grazie agli stessi attori. Abbiamo poi instaurato una bellissima collaborazione con CISA Film Academy di Locarno e alcuni dei loro studenti neodiplomati. Dopo una full immersion di quasi dodici ore al giorno per quattordici giorni di riprese, al termine del lungo lavoro di montaggio insieme a Rosy Giordano è nato “ECO”».
Quali sono stati i riscontri?
Abbiamo ricevuto una bellissima accoglienza dal pubblico in occasione della proiezione dello scorso giugno allo Spazio Gloria. Una bella sorpresa poi è stata essere selezionati dalla piattaforma CHILI e da Prime Video per la visione in abbonamento. Non avevamo certo aspettative così alte, ma siamo felici che il film sia arrivato a livelli così prestigiosi; per questo dobbiamo sicuramente ringraziare la squadra di distribuzione, che ci ha creduto molto. Anche i feedback sui social sono stati molti e positivi.
Marta, quali sono state le sensazioni nel girare il film, da protagonista?
Marta Caronti: «La collaborazione con Ester è nata anni fa, quando avevo sette anni ed ero una bambina. Mi sono dunque fidata ciecamente per questa prima esperienza cinematografica, per cui è stato fatto un lavoro interessantissimo e stimolante, nonostante la fatica del periodo. Trovarsi sul set è stato come entrare in una “bolla”, anche grazie alla scenografia . Un’esperienza nuova e bellissima, in cui tutti ci siamo ritrovati concentrati e contenti, quasi non percependo la telecamera. Non vedo l’ora di vedere, dopo i primi riscontri da parte di amici e familiari, la risposta del grande pubblico».
Marco, com’è stato essere coinvolti in un progetto così inatteso, da attore non professionista?
Marco Posa: «Quando abbiamo iniziato a girare io pensavo che si sarebbe trattato di un’esperienza vissuta tra amici e conoscenti e già la proiezione al Cinema Gloria è stata per me un momento eccezionale. La notizia che saremmo sbarcati su Prime Video ha superato, per quanto mi riguarda, la capacità di sognare che potevo avere. Ancora adesso non so quale sia la sensazione prevalente, perché è tutto fantastico. Io e i compagni con cui faccio teatro da tanti anni eravamo tutti coinvolti e concentrati, nonostante ci trovassimo in una situazione difficile, grazie a Ester, guardando oltre la realtà».
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