Cultura e Spettacoli
Giovedì 15 Gennaio 2009
Villa Giulini, new entry
di "Giardini italiani"
Il pregevole parco entra nel circuito culturale italiano di cui fanno parte già 75 spazi verdi di pregio
Un’altra gemma comasca nello scrigno di Grandi giardini Italiani, il network culturale che raccoglie 75 tra i più giardini italiani storici e moderni visitabili e che da settembre ha sede a Como (www.grandigiardini.it). Delle quattro new entry del 2009 una infatti è comasca, ed è il parco di Villa Giulini, a Lazzago. La tenuta, un tempo di proprietà della famiglia Erba Odescalchi, nel 1836 è divenuta di proprietà della famiglia Giulini di Giulino, che tuttora se ne prende cura. Il giardino compete per magnificenza con gli altri straordinari gioielli verdi entrati a far parte del circuito, e alterna ambienti umidi e grandi prati aperti, boschi e filari monumentali ad architetture vegetali, roccoli, edifici storici, punti panoramici. Cuore della tenuta è l’antico borgo formato dal nucleo storico di Lazzago, la villa seicentesca con l’annesso giardino formale, la cappella gentilizia, la vecchia foresteria e le pertinenze. Il giardino conserva in parte l’antico impianto barocco (del quale rimangono gli stupendi cancelli), con il lungo scorcio che inquadra la grotta seicentesca, il giardino all’italiana, l’avancorte con la vasca quadrifoglio e il lungo filare di carpini. Affiancato a questo impianto, dall’Ottocento, si è sviluppato verso ovest il giardino all’inglese, che presenta monumentali gruppi di "Cedrus deodara, Cedrus atlantica, Sequoiadendrum giganteum, Abies normanniana, Picea abies" e altre conifere degne di pregio. Sempre all’interno del giardino della villa si trova l’Antica Nevera, con decorazioni in pietra lavica bianca e bruna, attorniata da platani secolari e carpini creato per ombreggiarla. All’esterno di questo ambito si sviluppa il grande parco naturalistico con il Roccolo Mirari, il Roccolo del Noà, l’uccellanda di Prato Fieno, il frutteto produttivo e i boschi.
Al patrimonio raccolto sotto l’egida di Grandi Giardini Italiani è stato di recente dedicato un volume fotografico (159 pp., 62 euro) che testimonia il lavoro svolto in dieci anni dal sodalizio allo scopo di «trasformare quella che ancora era ingiustamente considerata un’arte minore in una proposta culturale capace di coinvolgere un pubblico vasto e motivato. Questo volume nasce come un omaggio a uno sconfinato patrimonio di cultura e bellezza. Vuole essere una forma concreta di riconoscimento a chi ha scelto di dedicare le proprie risorse umane ed economiche al mantenimento e miglioramento dei giardini visitabili, e raccontare quanto lavoro e quante energie creative e professionali siano necessarie per tutelarli e divulgarne la conoscenza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA