Cultura e Spettacoli
Martedì 02 Settembre 2014
William Shakespeare
e il suo “Sogno”
a “L’ultima luna”
Un allestimento unico, con artisti under 30,
calato ogni volta in uno spazio scenico diverso
Viene meno la separazione tra attori e pubblico
Oggi e domani, a partire dalle 19, al festival L’ultima luna d’estate, di Teatro Invito, in collaborazione con BIS! - Brianza in scena, è in cartellone lo spettacolo che il direttore artistico del festival, Luca Radaelli, ha segnalato come uno dei più significativi ed emblematici dell’attuale edizione della manifestazione, in pieno svolgimento in 15 Comuni nel Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone e nel Parco dei Colli Briantei.
A Villa Greppi va in scena “Sogno di una notte di mezza estate”, coproduzione di BIS! - Brianza in Scena, spettacolo itinerante site specific nei giardini di Villa Greppi, grande successo già al debutto nel giugno scorso: una compagnia di 14 artisti, per lo più giovani under 30.
L’amore e il mistero
“Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, regia di Michele Losi e Luca Radaelli, è un allestimento unico perché calato ogni volta in uno spazio scenico diverso. Il pubblico viene coinvolto, guidato in un percorso, immerso nello spazio scenico. Il Sogno è un’opera in cui, attraverso il gioco del “teatro nel teatro”, la separazione tra attori e pubblico viene meno, gli spazi si trasformano e tutto, gli alberi, i sassi, i sentieri, diventa teatro.
È la commedia più nota di Shakespeare. «Solo all’apparenza semplice - avvertono gli autori della drammaturgia -, è un meccanismo perfettamente elaborato dove ben sette trame s’intersecano in un gioco continuo di slittamento di senso e sovrapposizione, tra verità e finzione. È una commedia sull’amore, ispirata ad antichi riti di fertilità tipici della campagna inglese tra primavera ed estate. Una commedia misteriosa, in cui l’amore cieco vede in realtà molto lontano, dove la notte è il tempo di fate e talamo, ma anche di paura e morte». Tra comico e grottesco, prima di giungere allo scioglimento finale sa portare alle soglie del tragico, far entrare e smarrire nel bosco per attraversare magia e caos nel rovesciamento ferino e notturno fino a una sorta di scatenamento orgiastico. Tutto seguendo le molte trame sottili e intricate di un unico disegno che si ricompone e riordina nel matrimonio finale, il rito anche collettivo che consente di riuscire da uno stato tra onirico e di natura, per tornare infine, alla luce del giorno, a quello sociale.
Un cast articolato
Il progetto è frutto della collaborazione tra Teatro Invito, ScarlattineTeatro e Piccoli Idilli, in cui il cast è composto da attori delle compagnie, affiancati da giovani attori, formati per l’occasione attraverso un laboratorio aperto agli under 30, curato da Luca Radaelli e Michele Losi, registi dello spettacolo (in caso di maltempo, recupero venerdì).
Biglietto 13 euro, info e prenotazioni Associazione Teatro Invito - tel. 039 59.71.282 - [email protected]. Sconto per i nostri lettori presentando il copuon pubblicato sul giornale.n
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